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Massimo Costa presenta la sua Palermo Ingegnosa

Il candidato sindaco ha presentato la seconda lettera del suo programma: un Ingegno fatto di programmi di sviluppo e rinascita del territorio palermitano

Balarm
La redazione
  • 28 marzo 2012

V come volenterosa, I come ingegnosa, un'altra V per vivibile e A come attraente: dopo aver presentato la prima lettera del suo programma, Massimo Costa passa alla I e propone la sua Palermo Ingegnosa. «Palermo è una buona idea, una bellissima struttura in potenza. Questo è un appello all'ingegno», ha dichiarato il candidato durante la conferenza stampa di presentazione, nel corso della quale ha anche fatto riferimento a quei candidati che continuano a mantenere più di un incarico, nonostante la corsa alla poltrona di sindaco di Palermo. «Spero che anche gli altri candidati diano il buon esempio – ha dichiarato - e quindi lascino i loro tanti incarichi. Se vogliono davvero dedicarsi a questa città comincino a dare qualche segnale, perché la città rispetto alla politica ha qualche difficoltà». Costa, ex presidente del Coni Sicilia, ha lasciato l’incarico all’indomani della sua candidatura a sindaco di Palermo.

L’ingegno diventa il secondo elemento chiave del suo programma, che non mira a riproporre dinamiche già messe in atto in altre realtà cittadine, ma aspira a creare percorsi autonomi e dedicati. Per creare sviluppo il programma di Massimo Costa parte dalla constatazione delle problematiche emergenti: carenza di fondi pubblici e scollamento tra la percezione dei beni pubblici e quella dei beni privati. La soluzione parte dal coinvolgimento dei privati sui beni pubblici, tramite finanza di progetto, programmi integrati e concessioni-contratto; senza dimenticare l’interazione con la Comunità Europea tramite l’URIPE, che deve divenire, sostiene il candidato, «l'assessorato di punta».

La Palermo Ingegnosa si configura quindi come una realtà in grado di sfruttare il proprio potenziale, ad ogni livello; una città che riorganizza il proprio assetto urbanistico e valorizza il proprio territorio; un contesto in cui fare impresa e creare libera professione, sviluppando politiche a sostegno del commercio e dell’artigianato. Dal ripristino delle attività continuative ai Cantieri Culturali alla Zisa, alle politiche volte all'esaltazione del turismo, così fino alla riqualificazione del centro storico, tutto concorre per rendere Palermo, una "Smart city" da rivoluzione culturale. Il tutto senza dimenticare le tematiche della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.

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