ARTE E ARCHITETTURA
Mass Distraction: il pericolo nell’arte
Si è inaugurata allo Spazio Nuovo dei Cantieri Culturali alla Zisa (Palermo) “Mass Distraction”, la collettiva degli studenti dell’Accademia di Belle Arti Abadir di San Martino delle Scale curata da Ida Parlavecchio, titolare della cattedra di Pittura. La mostra, visitabile dal 24 giugno al 10 luglio dalle ore 16.00 alle 20.00, affronta il tema della sicurezza, del pericolo e dell’emergenza e il titolo “Mass Distraction” si riferisce ad un lapsus fatto dal presidente americano Bush durante un suo discorso nel quale sottolineava la necessità di un attacco in Iraq a causa della presenza sul territorio di armi di distruzione di massa. Il ricavato della vendita delle opere esposte sarà devoluto all’associazione umanitaria “Emergency” fondata da Gino Strada il quale sarà presente con un testo nel catalogo della mostra (oltre al saggio critico della curatrice), che verrà pubblicato durante il periodo dell’esposizione. Non si tratta quindi soltanto di un’esposizione di giovani artisti, ma è anche un modo per riflettere sulla società, sui vincoli e i pericoli, sui limiti alla nostra libertà di abitanti del pianeta terra. Le opere realizzate con differenti tecniche e mezzi, inducono il fruitore a riflettere a volte attraverso una video installazione, una sequenza fotografica o semplicemente attraverso un olio su tela. Susanna Tinnirello ad esempio realizza “Bagdad City”, un raccoglitore per cartoline, come quelle che si trovano nei negozi per turisti, che contiene immagini di Bagdad durante i bombardamenti.
Luciana Campione e Rosellina Costantino realizzano due micro videoinstallazioni “Testimone oculare” e “Kursk”, in particolare quest’ultima intende ricordare il sommergibile atomico russo inabissatosi in mare con tutto il suo equipaggio nel 2000. Alice Basile firma un gruppo di olii su tela “Tutti gli uomini del presidente” che ritraggono lo staff di Bush. Agnese Faulisi e Paola Semilia realizzano “Beauty machine”; Fulvio Caminita “Viasat” mentre Giusy Corrao realizza il video “Habemus Papam” che filma una caffettiera fumante con riferimento alla fumata nera, ironizzando su un cambiamento storico della chiesa. La scultura di Armando Li Volsi è realizzata con un blocco di ghiaccio che sciogliendosi dà vita a rivoli di sangue, il sangue sparso dei caduti di guerra ai quali è dedicata questo lavoro. Più ironici e divertenti i video di Stefano Mandalà autore di sei piccolissime video installazioni tra cui “Tsunami” e “Domenica mattina”, dove i personaggini stilizzati delle segnaletiche divengono protagonisti di sketch al vetriolo. Anna Amandorla realizza “Leyland” una piccola scultura realizzata con le famose costruzioni Lego, che riproduce alcuni dei segnali stradali, in particolare quelli di pericolo. Elena Costantino espone “Codice fiscale” e Maurizio Sanfilippo “Campo minato”. Un grande disegno a parete; Stefania Contrino realizza “Abito qui” la foto di un cassonetto che evoca tristemente la fine dei barboni triturati insieme alla spazzatura, in recenti fatti di cronaca. Clara Cassarà firma “Giorni preziosi”. Alessia Morana e Sabina Perricone realizzano il trittico di foto “San Lorenzo”, una versione contemporanea del martirio del Santo sulla griglia, mentre Gaetana Vigilia espone la foto “Wounded orange”, un’arancia simile a una bomba a orologeria.
Claudia La Rocca è autrice del video “Nobody Home” in cui viene sottolineata l’impossibilità di sfuggire al controllo anche quando nessuno è in casa, gli elettrodomestici sembrano infatti monitorizzare costantemente le attività casalinghe. Durante l’inaugurazione inoltre si è svolta la performance ideata da Susanna Tinnirello “L’immortale”: una gara di scacchi, che ripropone una storica partita giocata nel 1951, a cui partecipano una decina di persone e si riferisce all’immobilità del tempo, al suo scorrerere inesorabile e all’immortalità del gioco, probabilmente l’unico a non essere soggetto a pericoli. Se Letizia De Caro dipinge scene cariche di mistero, Ambra Di Trapani riflette anche sulla sicurezza del nostro corpo e dei nostri abiti realizzando un abito in PVC “Modello echelon-abito di sicurezza”. Rosalia Anna Volturo espone il video “Il coro delle libertà” e Marina Siciliano realizza un divertente video “Worning”, in cui i segnali stradali prendono vita e si animano dando vita a divertenti episodi simili a video-games.
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