ATTUALITÀ
Lipari: un progetto per il recupero delle cave di pomice
Per salvaguardare le cave di pietra pomice di Lipari, è stato ideato un progetto di recupero sostenibile che vanta anche il coinvolgimento di alcuni atenei italiani
Fin dall'età neolitica, epoca a cui risalgono i primi insediamenti accertati a Lipari, la pomice, una particolare roccia magmatica, impreziosisce l'isola ed è ancora oggi oggetto di attenzione da parte di visitatori provenienti da tutto il mondo.
Nel 2005, la chiusura della cava di pomice sull'isola di Lipari ha determinato una riduzione drastica della concentrazione di pomice sulle spiagge, un fattore che ha contribuito a sua volta nel ridurre le dimensioni delle spiagge costituite dai materiali rimanenti dalla produzione.
Per salvaguardare le cave e far sì che le Isole Eolie restino nella World Heritage List dell'Unesco, è stato ideato un progetto di recupero sostenibile che vanta il coinvolgimento di alcuni atenei italiani. Numerose sono le convenzioni che l'Amministrazione comunale ha provveduto ad attivare.
Tra le principali, quella con l'Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali (SITI) del Politecnico di Torino, ente che ha collezionato esperienze nel settore della gestione dei beni culturali e dei siti Unesco.
Intanto, l'argomento della riqualificazione sarà affrontato nel corso del workshop "Future Lights on a Volcanic Landscape", in programma a Lipari dal 19 al 24 settembre.
L'inserimento nell'agenda politica locale della riqualifica delle cave di pietra pomice rappresenta di per sé una presa di coscienza sull'importanza della salvaguardia delle bellezze naturali e sulla necessità di dar vita a politiche concrete, volte all'attuazione di principi indissolubili come quello della valorizzazione.
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