SCUOLA E UNIVERSITÀ
"Lezioni di Fisica" online: il liceo Garibaldi incontra l'Università di Torino
Il Liceo Garibaldi di Palermo partecipa a "Lezioni di Fisica", progetto nazionale che consiste in due giorni di seminari in diretta streaming con l'Università di Torino
Si tratta di “Lezioni di Fisica”, due giorni di seminari a livello nazionale che vedrà gli studenti collegati in streaming con l'ateneo torinese e durante i quali i "garibaldini" verranno orientati e potranno approfondire alcune tematiche scientifiche.
L'evento è stato ideato dal dottore Ivan Gnesi, guida degli alunni del Garibaldi nella recente visita al Cern di Ginevra, e vede impegnati sia i professori che i ricercatori dell'Ateneo di Torino.
I seminari, creati a misura di studente e spiegati con un linguaggio semplice, saranno seguiti da alcuni dibattiti e botta e risposta e si sposteranno su tanti argomenti diversi: si partirà da “L'Universo Invisibile” di Raffaella Bonino per continuare con lezioni sul famoso bosone di Higgs, sui rivelatori di particelle e molto altro.
E ancora, gli incontri in streaming sono rivolti anche a disegnare la figura del fisico e le sue attività: «La fisica – spiega la professoressa Maria Grazia Meli, organizzatrice dell'evento – è oggi applicabile in diversi campi, persino in quelli più inaspettati».
«I ragazzi potranno interfacciarsi con alcuni dei più importanti docenti dell'ateneo torinese – continua – e comprendere come i laureati in Fisica abbiano contribuito allo sviluppo del web, abbiano dato il proprio apporto al rinvenimento di antichi resti grazie al loro apporto in archeologia e stiano dando grossi contributi alla medicina con le recenti ricerche sul bombardamento dei tumori».
Ma non solo: gli studenti del Garibaldi seguiranno i seminari anche per completare le proprie conoscenze e utilizzarle nelle attività del progetto Triplo E (Extreme Energy Events), realizzato in collaborazione con il Cern, l'Infn e il Miur.
Il progetto porterà i ragazzi a costruire un telescopio fatto con i più moderni e avanzati rilevatori di particelle che verra poi messo in coincidenza con i telescopi di altre scuole per rilevare i muoni cosmici e gli sciami estesi, prodotti da raggi cosmici primari di più alta energia.
Il telescopio di di Palermo, realizzato da loro, andrebbe ad affiancare quelli già esistenti di Trapani e Catania, che sono stati costruiti sempre da studenti seguendo il principio dell'utilizzo di materiali poveri: una prassi che vuole sottolineare come con elementi di base si possano realizzare elementi di altissima precisione.
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