Le problematiche dei bus: i cittadini preferiscono il tram

Controlli limitati, lentezza e scarsa frequenza: nonostante le prime diffidenze e nonostante i cambiamenti e la faticosa ripresa del trasporto su gomma, i palermitani preferiscono viaggiare in tram.

Sebbene fare un confronto tra il gradimento del tram e quello degli autobus sia tutt'altro che semplice, a causa della difficoltà nell'avere una stima esatta del numero delle obliterazioni sugli autobus che rispetto al tram, non possono contare di macchinette collegate in rete tra loro, i dati sembrano parlare chiaro.

Le indagini di Cobas e Ugl mostrano una risalita di vendite e dei relativi incassi degli autobus dopo un calo di circa 1.6 milioni di biglietti tra il 2013 e il 2015, passando da 7.9 milioni di euro di ricavi ai 5.7 milioni del 2015.

I dati riguardanti i primi mesi del 2016, invece, registrano un'inversione del trend: a gennaio sono stati comprati 405 mila tagliandi e a febbraio 373, con un balzo rispetto allo stesso periodo del 2015.

Scarsa velocità, poca puntualità, guasti alle obliteratrici e diffusa pratica del viaggiare senza biglietto aumentano la diffidenza dei cittadini nei confronti degli autobus e scoraggiano i passeggeri, che preferiscono nettamente il tram.

In generale, quotidianamente sono in servizio solo venti controllori per le linee su gomma, un numero davvero esiguo se si pensa che l'Amat garantisce cinquantanove linee di bus spalmate su quasi diciotto ore di servizio giornaliero e i controllori sono concentrati soprattutto sulle linee più frequentate.

La riorganizzazione del sistema ha modificato linee, disabilitato fermate e abolito nodi storici ma nonostante ciò l'Amat assicura che il prima possibile inizierà il posizionamento delle prime tabelle aggiornate alle fermate, con una grafica in sintonia con quella utilizzata dal tram. Sarà vero?