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Le mille musiche del Solis String Quartet

  • 17 gennaio 2005

Che la sonorità partenopea in senso ampio sia quella che forse in Italia più di tutte si presta ad essere percorsa da svariati generi musicali lo attestano non soltanto i grandi autori e cantautori “pop” che da quella regione provengono, ma pure le stesse radici ritmiche che in quel territorio musicale così fertile affondano. Ed è da quella terra di contaminazioni culturali e musicali che proviene il Solis String Quartet, gruppo d’archi così sui generis d’aver trovato posto all’interno del cartellone concertistico “Jazz al Metropolitan” dell’omonimo teatro palermitano di viale Strasburgo 356, dove suonerà il prossimo 19 gennaio (ore 21.15, ingresso 21 euro, inclusa prevendita).

Formatisi nel 1991, in origine in modo occasionale per un “Concerto dell’Epifania” al Teatro Mercadante di Napoli, i Solis – all’anagrafe Luigi De Maio, Vincenzo Di Donna, Gerardo Morrone e Antonio Di Francia – sono i primi a rendersi conto delle versatili potenzialità della configurazione musicale appena varata e decidono così di continuare, costituendosi in formazione stabile e balzando subito all’attenzione degli addetti ai lavori che non smettono di tenerli d’occhio. Non a caso il primo decennio della loro attività è marcato da collaborazioni con personaggi della musica tutta: sono a fianco di Baglioni nella tournée “Oltre” del 1991, di Adriano Celentano nel ’94, Edoardo Bennato nel tour acustico che tanto successo riscosse con le rivisitazioni per archi delle sue “canzonette” più celebri nel 1995 (e nel relativo disco del 1999), Andreas Wollenweider nel ’97, la PFM, Katia Ricciarelli, Giorgia in “Girasole”, Mariella Nava in due cd, Pino Daniele, Roberto Murolo e non ultima Elisa, nella performance sanremese che le valse il primo posto al festival del 2001.

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Più recente la collaborazione con l’israeliana Noa, nel concerto “Time for life” (Roma, maggio 2002) ed in seguito in una serie di concerti acustici, nonché con la nuova regina del fado portoghese Dulce Pontes, mentre la loro sortita ufficiale nel mondo del jazz si ha con Rossana Casale per il disco “Strani frutti” (2000), per giungere quindi all’odierna cooperazione con la vocalist Cinzia Tedesco (insieme a Pietro Iodice, Gianluca Renzi e Pino Iodice) nell’album “Rite Time” del dicembre 2003. Ultima, in ordine di apparizione, è la loro presenza su “Perle” di Gianna Nannini. Il primo ed attuale cd a loro nome è del 2001 e si chiama “Metrò”, un treno che sembra attraversare la città di Napoli con tutti i suoi sapori ed odori in salsa popolare, latin, funky e classico, per una musica che non è assimilabile ad alcuno stile in particolare ma che mescola ed attinge dai più disparati linguaggi. Proprio come Napoli. Proprio come il jazz!

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