CINEMA E TV
"L'amore è imperfetto", parola di Lorena Cacciatore
Ne "L'amore è imperfetto", al cinema dal 29 novembre, è una sensuale 18enne senza inibizioni: l'attrice Lorena Cacciatore ci racconta l'ipocrisia dell'amore
La pellicola potrebbe dirsi un film erotico: ma non lo è. Lei potrebbe dirsi una moderna Lolita alle prese con la seduzione di una donna: ma non lo è. È una storia di libertà e leggerezza quella che porta Lorena Cacciatore sul grande schermo con il film “L’amore è imperfetto”. Dopo aver recitato ne "L'ultimo re" di Antonello Grimaldi, l'attrice palermitana è la co-protagonista del film di Francesca Muci, in uscita in 129 sale italiane (a Palermo presso il Cinema Aurora) giovedì 29 novembre. «Un film - come racconta la regista autrice dell'omonimo romanzo da cui è stata tratta la pellicola - che unisce elementi di commedia a elementi da film romantico, bilanciando sentimento ed eros, fino a svelare, ma solo verso la fine, la sua vera natura di melò».
È recentissimo lo scalpore provocato al Festival Internazionale del Film di Roma dalla pellicola “E la chiamavano estate" di Paolo Franchi. La percezione comune è stata quella che si voglia usare il nudo, il sesso e l’erotico, proprio per destare clamore e attirare l’attenzione dei media. Il tuo personaggio, Adriana, è una diciottenne travolgente e senza freni inibitori, capace di tentare Elena, una donna sentimentalmente spenta. L'erotismo è la nuova arma del cinema italiano?
È antiquato pensare che il mondo del sesso possa fare scalpore. La situazione politica italiana è molto più raccapricciante di un film e dovrebbe stupirci molto di più. Al cinema siamo abituati a vedere l’amore sotto spoglie, o troppo puritane, o profondamente tragiche. All’estero non esiste lo stesso pregiudizio che hanno tanti spettatori italiani. Questo non è solo enormemente limitante per il cinema ma anche per la nostra sensibilità. Molto spesso si tratta di giudizi lanciati senza nemmeno aver visto il film in questione: trovo molto stupido affidarsi al parere di qualcuno per pura “lagnusia” di pensiero.
La pellicola non lesina scene hot e lesbo, hai dichiarato di esserti spinta dove mai prima pensavi di poter arrivare…
Quando ho letto la sceneggiatura sapevo già a cosa stavo andando incontro, ma il fatto che la regista fosse una donna, e fosse anche l’autrice delle pagine da cui è tratto il film, senza dubbio mi ha aiutata molto: è stata capace di guidarci, di farci entrare dentro il personaggio e comprenderne lo sviluppo interiore. Poi sul set ho avuto la fortuna di trovare subito un buon feeling con Anna Foglietta, che nel film è Elena. Eravamo entrambe alla nostra prima scena d'amore omosessuale, ma il lavoro che abbiamo fatto su noi stesse ci ha fatto superare ogni inibizione.
“L’amore è imperfetto”. È una sentenza che ti appartiene?
Sono un’appassionata di cartoni della Disney, quelli in cui ci si ama per sempre ed il rapporto tra i due innamorati è sempre idilliaco. Ma l’amore perfetto è un’ipocrisia, una bella fiaba che ci siamo raccontati per molto tempo ma che è giusto sfatare. È vero che si può essere complici e si può perfino stare bene insieme (Lorena è sentimentalmente legata da anni con l'attore Alessio Vassalo, n.d.r.) ma prima di essere una coppia, siamo individui. È sbagliato pensare che siamo capaci di amare per sempre e sempre allo stesso modo: non esiste un marito al mondo in grado di capire ed accettare il cambiamento di una donna negli anni. E allo stesso modo, il trascorrere del tempo porta al cambiamento dei sentimenti di una donna verso il proprio uomo. L’idea di dover dipendere l'uno dall’altro, all’interno di una coppia, è sbagliata. Biancaneve sarebbe comunque riuscita ad uscire dalla teca di cristallo indipendentemente dall'intervento del principe.
La pensa così anche Adriana, il tuo personaggio?
Il mio personaggio nemmeno si pone questo genere di problemi. È una ragazza di 18 anni in grado di vivere giorno per giorno con un’incredibile leggerezza. Il suo modo di affrontare la realtà dovrebbe essere un monito per tutti: non si pone particolari problemi, né è ostacolata dai pregiudizi comuni. Pur non essendo lesbica, posizione che lei dichiara apertamente, decide di amare e di lasciarsi amare da un’altra donna con una semplicità disarmante. E lo fa con naturalezza, lasciandosi investire a pieno petto dalla vita. È una regola che dovremmo seguire tutti.
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