L'Amat abbassa i costi: mezzi pubblici a portata di tutti

Aspettando l'arrivo del tram a Palermo, i mezzi pubblici si rinnovano proponendo un nuovo tariffario che comporta un sostanziale risparmio per i cittadini palermitani. La Giunta di Palermo ha deciso che dal 1 luglio entrano in vigore le nuove tariffe degli abbonamenti Amat e in più sarà data anche la possibilità di sottoscrivere abbonamenti "a tempo" che oscillano da 2 a 12 mesi. Inoltre coloro che opteranno per l’abbonamento annuale riceveranno in omaggio anche l’abbonamento al car sharing.

L’abbonamento mensile per cittadini over 25 anni passa da 48 a 32 euro, quello semestrale da 288 a 165, quello annuale da 459,40 a 300 euro. Particolare attenzione è stata riservata per i giovani fino a 25 anni di età, studenti e non, che per la prima volta potranno abbonarsi per tutte le linee Amat pagando 22 euro per il mensile, 39 euro per il bimestrale, 55 per il trimestrale, 100 euro per il semestrale e 180 euro per l' annuale.

Gli studenti senza limiti di età, potranno scegliere l’abbonamento alle consuete quattro linee, al costo di 15 euro per il mensile (attualmente 17.20), 42 euro per il trimestrale (attualmente 44.60), 80 euro per il semestrale (attualmente 84.50) e 150 euro per l’abbonamento annuale (attualmente costa 159.60). Inoltre, sarà possibile sottoscrivere un abbonamento impersonale, valido per tutta la famiglia, al costo di 500 euro all'anno (oggi 659.20) o 42 euro al mese (oggi 65.30). Infine è stata introdotta una nuova tariffa di biglietto bus "day e multiday"

«È importante – ha detto il sindaco Leoluca Orlando - che tutti i cittadini palermitani vengano informati di queste importanti novità che incentivano l’uso dei mezzi pubblici. L'azienda Amat migliorerà sempre di più i suoi servizi e ciò contribuirà al miglioramento della vivibilità della città».

«I nuovi abbonamenti – ha detto l’assessore alla Mobilità Giusto Catania – non solo rappresenteranno un risparmio per i cittadini, ma sono un modo per fidelizzare i palermitani all'azienda Amat e per far privilegiare l’utilizzo del mezzo pubblico a quello privato per i loro spostamenti in città».