MUSICA
Kaiorda, la rivelazione folk palermitana
Si chiamano “donna di malaffare”, ovvero Kaiorda (in lingua Arbereshe), e sono una delle rivelazioni palermitane del folk “made in Siciiy", tanto da essere stati gli unici rappresentanti siciliani della sessione emergenti al grande concerto romano del “Primo Maggio”. Con il loro “Musiche, canti e danze del Mediterraneo” da qualche mese stanno facendo il giro della Sicilia, ospiti della più prestigiose manifestazioni isolane, tra cui Lithos, la rassegna nazionale di musica popolare, acustica e contemporanea, che si è tenuta a Ferla (Siracusa) dal 31 agosto al 3 settembre, ideata ed organizzata dal cantautore siracusano Carlo Muratori.
I Kaiorda, ovvero Emanuela Fai, Virginia Maiorana, Davide Emmolo, Bruna Perraro, Michele Piccione e Paolo Carrara si sono proposti al pubblico di Ferla nella seconda giornata della manifestazione ricreando un grande koiné culturale attraverso suoni, canti, dialetti e danze; ma anche elaborando sonorità, tradizioni ed usanze dei popoli del Mediterraneo che, per dirla alla Michele Piccione, «è un grande lago, punto di unione tra le diverse culture che vi si affacciano».
Ma a “Lithos” i Kaiorda non hanno offerto solo musica. Michele Piccione, percussionista e anima del gruppo, ha tenuto dei laboratori dedicati alla costruzione del tamburo a cornice ed alcune lezioni teoriche sulla costruzione della zampogna. «Il tamburello è come una spugna – ha detto Piccione – assorbe parte della personalità di chi lo suona, ma anche i modus degli altri tamburellisti. Superate le tecniche esecutive standard, ognuno suona seguendo le proprie tecniche». Conclusa l’esperienza di Lithos i Kaiorda saranno nuovamente a Palermo: il 13 settembre a Villa Bordonaro per “Provincia in Festa”, il 16 e 17 settembre a Villa Pantelleria per lo spettacolo“Rais” di Lollo Franco ed il 26 settembre al Giardino Inglese per la “Festa dell’Unità”.
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