MUSICA
Jazz al Metropolitan: Patitucci in “Songs, Stories and Spirituals”
Il concerto sarà prevalentemente incentrato sulla sua ultima uscita discografica, Songs, Stories and Spirituals
Considerato oggi uno dei più influenti musicisti e compositori del panorama jazz moderno e tradizionale, pur essendo nato in seno ad una famiglia di musicofili, certamente John Patitucci (in concerto martedì 4 novembre alle 21.30 al cineteatro Metropolitan, in viale Strasburgo 358 a Palermo, per la rassegna Jazz al Metropolitan) non avrebbe mai pensato di guadagnare l’attuale apprezzamento quando ventenne, alla fine degli anni ’70, decise di abbandonare la scuola per dedicarsi totalmente al basso ed alla musica jazz. Introdotto nel giro dei musicisti professionisti da Frank Strazzeri, diviene uno dei bassisti più richiesti da jazzisti anche molto diversi fra loro, da Dave Liebman a Flora Purim e Airto Moreira, da John Scofield a Mike Stern, da Wynton Marsalis a Dave Grusin, Diane Schuur, Dizzy Gillespie ed infine Chick Corea.
Conseguito il plauso del mondo jazzistico proprio come membro dell’Elektric Band e dell’Akoustic Band del pianista nordamericano (con cui nel 1989 vince un Grammy insieme a Dave Weckl per la Migliore Esecuzione Jazz in gruppo), il bassista dà il proprio contributo a band di gran rilievo, quali quelle guidate da Stan Getz, Freddie Hubbard, Danilo Pérez e, più recentemente, Wayne Shorter, solo per citarne alcune. Conseguito con la prima uscita a suo nome, John Patitucci (1988), il nickname di “funkmaster John”, da allora ha pubblicato vari fondamentali album, spesso dispiegando jazzisti tra i più accreditati (Branford Marsalis, Joe Lovano, John Scofield, Paul Motian, Michael Brecker, Brad Mehldau, et al.), raramente presenti insieme in un unico disco, ed ottenendo ben nove Grammy nominations (la più recente per il disco Communion, 2001) e due Grammy Awards, uno come strumentista ed uno come compositore. La sua curiosità artistica lo porta ad esplorare differenti mondi musicali, versatilità questa che gli ha permesso di suonare nella sua carriera a fianco di musicisti di diversa estrazione (Herbie Hancock, Bon Jovi, Joshua Redman, Sting e WasNotWas).
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