SCUOLA E UNIVERSITÀ
Il riscatto degli atenei siciliani: più impegno, più fondi
Dopo la classifica del Sole 24 Ore, gli atenei siciliani sembrano decisi a impegnarsi per il riscatto: il ministero ha premiato i progressi con un incremento dei fondi
Un vero e proprio "incoraggiamento" volto a favorire nuovi e ulteriori cambiamenti in positivo, e che in cifre è reso da ben 7,3 milioni di euro in più per Messina, 3,3 milioni per Palermo e 2,3 milioni per Catania.
Questi incrementi sono dovuti ad una serie di miglioramenti riguardanti dei criteri piuttosto rigidi: qualità della ricerca, politiche di reclutamento, qualità della didattica in termini di mobilità internazionale degli studenti e quota di studenti in regola con gli studi.
I finanziamenti vengono suddivisi per tutti i 57 atenei pubblici italiani, e i tre atenei siciliani si sono classificati, nel ranking nazionale, all'undicesimo (Palermo) al sedicesimo (Catania) e al ventiduesimo posto (Messina).
Un passo avanti, considerando che la classifica del Sole 24 Ore del 2016 ha "condannato" gli atenei siciliani, sottolineandone l'attrattività praticamente inesistente, la poca ricerca e la troppa dispersione, collocando Messina al quarantesimo posto, Palermo al cinquantacinquesimo e Catania al cinquantaseiesimo.
Alla luce di questi dati poco incoraggianti, il 2017 deve necessariamente essere l'anno del riscatto. Così, i nuovi fondi in arrivo dal ministero sembrano essere una speranza concreta per avviare un miglioramento sensibile.
Così, per una volta, i risultati ottenuti dagli atenei siciliani sono positivi. E chissà che questo incoraggiamento non porti, nel 2017, ad una scalata della classifica.
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