TEATRO
Il “Prometeo Incatenato” al Segesta Festival
Ultima alba tra le repliche della tragedia di Eschilo. Una riflessione sull’evoluzione della specie, interpretata con fedeltà e senza nessun artifizio
Una rupe ai confini del mondo, una roccia nuda, la natura e il paesaggio: non c’è altra scenografia per il “Prometeo Incatenato”. Nulla di artificiale né per gli attori né per i suoni, nessuna amplificazione né illuminotecnica, tutto si svolgerà alla luce naturale. I personaggi vestiranno abiti semplici da contadini o da pastori. Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, infatti, nelle note di regia spiegano: «Il nostro è teatro di montagna, di resistenza perché oppone al tempo ossessivo della modernità, il tempo ciclico della natura in cui l’uomo ha vissuto per secoli. Abbiamo tradotto Prometeo nell’inverno, come gli amanuensi: ogni parola è stata pesata, ogni verso misurato».
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.festivalsegesta.com. Il prezzo del biglietto intero per gli spettacoli (diritti di prevendita escluso) è di 15 euro, ridotto 8 euro (per i residenti e per i possessori dei biglietti del circutio Teatri di Pietra). L'ingresso è gratuito per i bambini fino a 10 anni e per i disabili (gratuito anche per l’accompagnatore). I biglietti gratuiti e ridotti non sono aquisibili in prevendita, ma solo al botteghino del teatro che apre due ore prima dello spettacolo. Per agevolare i palermitani è previsto un bus Palermo-Segesta (infoline 0924.31020). La partenza del bus è prevista da piazza Castelnuovo ma con due fermate: una a piazza Unità d’Italia, un’altra in viale Lazio.
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