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Il Palermo e l'allenatore che verrà. E se venisse Zeman?

Dopo il mancato rinnovo di Giuseppe Sannino, il Palermo Calcio apre toto allenatore. Tra i candidati Beppe Iachini, Giampiero Ventura e Rino Gattuso. E se venisse Zeman?

  • 31 maggio 2013

Chiusa la stagione del calcio giocato si apre il Suk, il mercato per eccellenza. Il mercato ti fa sognare proiettandoti in futuri successi, le chiacchiere abbondano di campioni ad un passo dalla tua squadra del cuore, immagini i gol che realizzerà quel centravanti brasiliano o i numeri del nuovo fenomeno argentino.

In casa rosanero si pensa, giustamente, al tecnico che verrà. Archiviato Sannino, ammaliato dalle sirene della A e tenutosi alla larga con il pretesto di una difficile convivenza con il patron Zamparini, si sfoglia la margherita su sedici e passa allenatori più o meno noti. In realtà la scelta ricadrà su tre nomi che corrispondono ad un certo tipo di stagione che si vorrà affrontare in B: Beppe Iachini, Giampiero Ventura e Rino Gattuso.

Iachini è un vecchio pupillo del presidente, mediano di quel Venezia Zampariniano e fidato consigliere del presidente degli umori dello spogliatoio. Zamparini ne pronosticava un grande avvenire come tecnico e, tutto sommato, non ha certo deluso le previsioni. Beppe ha anche giocato a Palermo, grintoso e trascinatore in campo con Perinetti direttore sportivo ed autentico faro del Palermo dei picciotti di Arcoleo.

In B da allenatore è stato protagonista di tre promozioni dalla B alla A con Chievo, Sampdoria e Brescia. Possiamo dire che Beppe Iachini sia la scelta più ovvia da fare poiché ha le carte in regola per portare il Palermo in A. Vanta un rapporto consolidato con il patron Zamparini, conosce gli umori del pubblico rosanero ed è un tecnico vincente nella categoria cadetta.

Ventura, attuale allenatore del Toro, è stato alle dipendenze di Zamparini come tecnico nella stagione 1994/95 ma la sua esperienza fu abbastanza sfortunata. È molto stimato dal DS Perinetti con il quale ha costituito un binomio che ha fatto le fortune a Bari prima in B e poi in A. È un tecnico navigato ed esperto che vanta promozioni in A con Lecce e Bari, ha allenato in Sicilia Giarre e Messina.

Le squadre di Ventura puntano sulle ali e giocano un calcio gradevole. Il tecnico genovese ha dalla sua parte il binomio con Perinetti e l’esperienza. Non è un giovanotto e, se da quanto traspare ufficialmente dalle dichiarazioni del presidente, si vorrà aprire un ciclo la carta d’identità gioca un brutto scherzo.

L’ipotesi più suggestiva è Ringhio Gattuso. Nessuna esperienza da allenatore in Italia ed un anno trascorso in panchina nella paciosa Svizzera. Zamparini è affascinato dall’idea di “lanciare” quello che lui definisce il “novello Conte”, i tifosi rosa sono meno entusiasti. È una scommessa che potrebbe chiudersi anzitempo ed a poche giornate dall’inizio del campionato.

Il patron dovrebbe riflettere sulle personali scommesse “panchinare”. Gli aficionados rosa ricordano il primo allenatore dell’era Zamparini: Glerean. Presentato come fautore di un calcio frizzante e divertente si rivelò un autentico bluff e venne esonerato dopo appena due giornate l’inizio del campionato di B. Divertente lo fu senza alcun dubbio ma per le tifoserie delle squadre che affrontarono il Palermo targato Glerean. È il caso di fare scommesse azzardate?

Abbiamo tracciato il profilo dei papabili tecnici senza tenere conto del tipo di campionato che si vorrà affrontare: un mordi e fuggi in cadetteria o una compagine sbarazzina ed imperniata sui giovani ma costretta a risiedere in B? Nel primo caso e con i giusti innesti tanto Iachini quanto Ventura accetteranno ad occhi chiusi l’ennesimo “progetto Palermo”, nel secondo caso avanti i Gattuso ed i Liverani. Ma se proprio si dovrà allestire una compagine giovane e sbarazzina perché non prendere in considerazione un tecnico come Zdeněk Zeman?

Il solo nome accenderebbe gli appassionati rosanero perché sicura espressione di un calcio divertente e propositivo. Un tecnico che è una garanzia nella valorizzazione dei giovani. Il boemo è palermitano d’adozione ed accetterebbe di buon grado quest’avventura. Al patron ed alla sua reale voglia di fare calcio a certi livelli a Palermo l’ardua sentenza.

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