ARTE E ARCHITETTURA
Il Genio di Palermo: ricerca, confronto e competizione
Prenderà avvio mercoledì 28 settembre la VI edizione de Il Genio di Palermo, la manifestazione dedicata ai giovani artisti palermitani, ideata e diretta da Eva Di Stefano, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune e prodotta da Sintesi Cultura. Per cinque giorni, fino a domenica 2 ottobre, la città di Palermo si trasformerà in un "cantiere delle arti" ed i visitatori saranno invitati a crearsi un proprio percorso attraverso i tanti spazi aperti, dislocati tra il centro nuovo e antico della città (per la mappa dettagliata si può consultare il sito di Sintesi Cultura), alla scoperta delle opere di 32 artisti under 35, selezionati dalle curatrici Daniela Bigi, Marina Giordano e Maria Antonietta Malleo.
Il Genio di Palermo è l’appuntamento annuale che consente di approfondire la ricerca sulle nuove generazioni di artisti palermitani e che, contemporaneamente, offre loro uno strumento di verifica e di confronto con un pubblico fatto anche di esperti ed addetti ai lavori. Il Genio, infatti, senza nessun desiderio emulativo, ha creato nel corso delle passate edizioni un modello di valorizzazione del sostrato artistico di una realtà locale, fornendo al sistema internazionale dell’arte un esempio di investimento sui nuovi ingegni. Il programma quest’anno è ricco di eventi e sessioni collaterali. Tutto avrà inizio il 28 settembre alle 18, nella Chiesa dello Spasimo, con la conferenza dell’antropologo Franco La Cecla dal suggestivo titolo "Qualunque cosa siamo, siamo carne e geografia". Di seguito il percussionista Tomas Ondrusek eseguirà "Psappha" (1975) di Iannis Xenakis, uno dei più importanti brani per multipercussione ancora oggi, a trentanni di distanza, nel repertorio dei più grandi virtuosi della percussione. Tutti i giorni dalle 18 alle 24 sarà, poi, possibile visitare gli studi degli artisti e gli spazi allestiti per l’occasione, inoltrandosi nei quartieri in cui la città si fa più ricca di suggestioni. Giorno 29 alle 18, nel Giardino dello Spasimo, avrà, invece, luogo la tavola rotonda dal titolo "Palermo e il contemporaneo: un rapporto difficile", coordinata da Emilia Valenza. La manifestazione, inoltre, quest’anno affianca alla consueta sessione spazi aperti, due workshop internazionali diretti rispettivamente dal collettivo olandese Atelier Van Lieshout e dall’austriaco John Bock. I workshop si svolgeranno a porte chiuse dal 26 al 30 settembre per 30 artisti selezionati dalle curatrici Ida Parlavecchio ed Emilia Valenza. Al termine dei lavori, dalle 18 del 1° ottobre saranno visibili i du-e progetti realizzati al complesso dello Spasimo e a piazza Magione. Infine, in programma vi è una mostra collaterale: "Scatola nera", a cura di Agnese Giglia, che espone i lavori degli studenti del Corso di Laurea in Design della Facoltà di Architettura di Palermo, per evidenziare un altro aspetto dell’attuale ricerca creativa in città.
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