MUSICA
I “Nuovi Mondi” del Teatro Massimo
Presentata con notevole anticipo rispetto agli anni scorsi, la nuova Stagione di opere, balletti e concerti del Teatro Massimo di Palermo si annuncia all’insegna del rilancio artistico e del recupero dell’identità multiculturale della città, che con la sua tradizione cosmopolita diventa il simbolo ideale del dialogo culturale fra Oriente e Occidente, ai nostri giorni di straordinaria attualità. La nuova squadra che guida il teatro cittadino, capeggiata dal sovrintendente Antonio Cognata e dal direttore artistico Lorenzo Mariani, ha infatti intitolato la prossima stagione “Nuovi Mondi”, immaginando un viaggio musicale che partirà dalla Sicilia medievale di “Re Ruggero”, opera inaugurale del polacco Szymanowski che debutterà in lingua originale il 13 novembre diretta da Jan Latham-Koenig. Questa sarà la prima delle cinque nuove produzioni in programma, fra le quali anche il classico verdiano “Un ballo in maschera” diretto da Stefano Ranzani con due voci maschili palermitane, Vincenzo La Scola e Nicola Alaimo, e la belliniana “Norma” diretta da Bruno Campanella con la regia di Walter Pagliaro, allestita in coproduzione con il Teatro Bellini di Catania. Il viaggio musicale nei “nuovi mondi” continuerà nella Turchia immaginata da Mozart per “Il ratto del serraglio”, che celebrerà il bicentenario della nascita dell’autore, con la regia dell’inglese Stephen Medcalf e la partecipazione di due artisti siciliani, il direttore Gabriele Ferro ed il soprano Desirée Rancatore. Le atmosfere orientali saranno rievocate nella Cina della “Turandot” di Puccini nell’allestimento presentato al Maggio Musicale Fiorentino, con la direzione di Nello Santi e la prestigiosa regia del cinese Zhang Yimou, autore di “Lanterne rosse”.
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