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Figli d’arte Cuticchio: la rassegna “Primo Teatro”

In via Bara all’Olivella una rassegna dedicata all’attività dei Figli d’arte Cuticchio: si inizia con "Il tradimento di Gano contro Rinaldo”

Balarm
La redazione
  • 23 settembre 2009

Via alla rassegna “Primo Teatro” proposta dai Figli d’arte Cuticchio con il contributo dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali, ad ingresso libero: giovedì 24 settembre, alle 21,30 al Teatrino di via Bara all’Olivella, Mimmo Cuticchio presenta “Il tradimento di Gano contro Rinaldo”, poemetto scritto tra il XV e il XVI secolo e rintracciato su una bancarella napoletana: Cuticchio lo proporrà due volte nel corso della rassegna: domani sera seguendo la tecnica dei “Rinaldi” partenopei, voce alta, testo molto declamato con toni acuti, una vistosa mimica facciale e una recitazione spesso cantilenante, mentre sabato 26 settembre lo presenterà seguendo il metodo dei “cuntisti” siciliani, più dinamico ed efficace, con particolari cadenze narrative.

Alle 22,30 toccherà a “La storia di Bucefalo”, primo degli spettacoli proposti dagli allievi della Scuola per pupari e cuntisti fondata dallo stesso Cuticchio: Donato Pichi, allievo del puparo, affronterà in maniera personale l’epica cavalleresca; ha infatti scelto di mettere in risalto: "non il valore del cavaliere bensì quello del suo cavallo". Il protagonista di questa storia si chiama infatti “Bucefalo” ed è proprio un cavallo. Alle 23, infine, chiude la serata la proiezione del documentario di Norbert Busè “Der patron, der puppen”, dedicato all’attività della compagnia dei Figli d’arte Cuticchio. La manifestazione continuerà con altri spettacoli fino a domenica 27 settembre, poi da giovedì 1 a domenica 4 ottobre.

Fino al 30 settembre nel Laboratorio di via Bara, è in corso la mostra “Tra le quinte dell’Opra - pupi di ieri e di oggi”, esposizione centrata sul recente recupero di una delle più belle collezioni di pupi dell’800 che arricchiscono la parte museale dei Figli d’arte Cuticchio. I pupi, appartenuti ad un oprante dell’800, fanno parte di uno stesso mestiere (per mestiere si intende l’insieme di pupi, scene, cartelli e tutto l’occorrente per la messa in scena degli spettacoli).

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