CULTURA
Festival della legalità: riapre Villa Filippina
Spettacoli, talk show e dibatti con giornalisti, attori e pm, con un unico obiettivo: parlare di legalità. Una manifestazione per bambini, ragazzi e adulti
Bambini a scuola di legalità coi ragazzi di Addipizzo, dibattiti coi protagonisti della svolta dell’antiracket, spettacoli teatrali, mostre e presentazioni di libri. Tutto questo e molto altro ancora nel Festival della legalità che si svolgerà da giovedì 19 settembre, fino a domenica 28. Inoltre per l’occasione, il primo giorno del festival aprirà i battenti a Palermo, dopo anni di chiusura, Villa Filippina, lo storico monumento del centro città che diventerà così un simbolo di riscatto.
Si inizierà venerdì 19 settembre, dunque, alle 18,00 con l’inaugurazione del festival e mezz’ora dopo con l’apertura della mostra “Una vita in cronaca. Per rompere il silenzio”, in cui una serie di pannelli fotografici ricostruiranno la storia e le inchieste di Mario Francese, cronista di giudiziaria del “Giornale di Sicilia”, assassinato dalla mafia. La mostra, appena restaurata e curata da Giovanna Fiume e Salvo Lo Nardo, è stata allestita in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Alle 19, poi ancora un altro omaggio al coraggio dei cronisti, anche questo nato da una cooperazione con l’Ordine, con la mostra “Il giornalismo che non muore. Viaggio nel giornalismo d'inchiesta attraverso le storie dei cronisti uccisi”, in cui si annoderanno le vicende di diciannove giornalisti, morti per avere svolto con scrupolo il proprio lavoro. A seguire, alle 19,30, si darà il via alla mostra interattiva “Litigi Conflitti e altre rotture” curata dal CPP di Piacenza rivolta ai ragazzi dai 9 ai 16 anni per imparare a gestire i conflitti e prendere le distanze dalla violenza. (Le mostre potranno essere visitate, nei giorni della rassegna, dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 24). Alle 21,30, invece, spazio all’intrattenimento con il talk show: “Si può ridere della mafia?” a cui parteciperanno il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e il giornalista Enzo Mignosi, autore del libro “Cose Loro” (Novantacento edizioni): un'esilarante racconta di aneddoti con protagonisti boss di cosa nostra. Modera lo scrittore Gery Palazzotto.
Infine, in chiusura della prima giornata, alle 22,30, si esibirà Ernesto Maria Ponte nel monologo “Sono mafioso”.
Si riprenderà poi, giovedì 25 settembre, alle 18, con una conversazione sul libro dell'ex pm Giuseppe Ayala “Chi ha paura muore ogni giorno”, moderata dal giornalista Francesco La Licata; seguita poi, alle 19, dalla presentazione del libro-documentario “Scacco al re” (Einuadi): una ricostruzione degli ultimi giorni della caccia al latitante Bernardo Provenzano, fatta attraverso Franco Nuccio (Ansa), il questore di Trapani Giuseppe Gualtieri e gli autori del libro Claudio Canepari, Piergiorgio Di Cara e Salvo Palazzolo. In chiusura poi, alle 21,30 verrà proiettato “Io ricordo”, un film di Ruggero Gabbai, realizzato per la Fondazione Progetto Legalità Onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia. Durante la serata interverranno anche il presidente della Fondazione Gaetano Paci, Patrizia Monterosso, direttore regionale Pubblica Istruzione, l’attore protagonista Gianfranco Iannuzzo e Francesco Buzzurro, autore delle musiche originali.
Mentre con gli appuntamenti di venerdì 26 settembre si partirà alle 18.30 con una “Maratona antiracket” che partirà da una domanda impegnativa: “Ma è vera svolta?”, a cui arteciperanno Enzo D’Antona (La Repubblica) , Giovanni Pepi (Giornale di Sicilia), il presidente della Provincia regionale di Palermo Giovanni Avanti, il pm Maurizio De Lucia, il questore di Palermo Alessandro Marangoni, il vicepresidente della Confindustria di Caltanissetta Marco Venturi, gli imprenditori Rodolfo Guajana e Andrea Vecchio che si sono ribellati al sopruso del racket, e i ragazzi del Comitato Addiopizzo. Il dibattito su estorsioni e denunce sarà inoltre moderato dal giornalista del Corriere della Sera, Felice Cavallaro. Ancora talk show, poi alle 21, con “La scelta- Storie da non dimenticare” in cui a moderare saranno Filippo D’Arpa e Salvo Toscano: all’incontro saranno presenti i coautori dell’omonimo libro (di Novantacento edizioni), i magistrati Antonio Ingoia, Lorenzo Matassa, e i giornalisti Ugo Barbàra e Giueppe Lo Bianco. Una serata per ricordare le vittime di Cosa Nostra, durante la quale verranno anche interpretati da Silvia Francese un monologo scritto da Felice Cavallaro, “Questa terra diventerà bellissima” e un altro dal titolo “Uomini del Colorado”, scritto dalla stessa Silvia Francese in memoria di suo nonno, Mario Francese.
Ancora dibattiti, poi sabato 27 settembre, il primo alle 18.30 in cui Umberto Lucentini (Giornale di Sicilia) intervisterà Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza sul libro da loro scritto “L’agenda rossa di Paolo Borsellino” (pubblicato da Chiarelettere), in cui si ricostruisce la vicenda della morte del magistrato. E il secondo, alle 19.30 a cui prenderanno parte Riccardo Arena (Giornale di Sicilia) e il magistrato Alfonso Sabella, pm noto per la caccia senza quartiere ai latitanti di mafia. Durante questo meeting, inoltre, per l’occasione verrà messa in scena la prima assoluta dello spettacolo teatrale “La Finestra”, scritto dai giornalisti Felice Cavallaro e Filippo D’Arpa, che ha curato anche la direzione artistica del festival. Protagonista dello spettacolo produzione del Teatro Massimo Bellini di Catania sarà l’attore Gilberto Idonea. Il festival è nato da un’idea di Francesco Foresta, in collaborazione con la Fondazione Progetto Legalità Onlus, ed è stato organizzato dalla società ZeroTre, nell'ambito della Festa della Provincia, la kermesse organizzata dalla Provincia regionale di Palermo. Per ulteriori informazioni telefonare allo 091 7828243.
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