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Disco Drive, post punk made in Torino

Balarm
La redazione
  • 19 aprile 2005

Si chiamano Disco Drive, sono torinesi e saranno in concerto sabato 23 aprile alle 22.30 allo Zsa Zsa di Palermo (piazza Campolo) con il loro debutto a lunga durata “What’s Wrong With You, People?” per l’indipendente Unhip Records (ingresso 5 euro, 3 con la riduzione). Rischiano di diventare la “next big thing” dell’indie italiano d’esportazione: i Disco Drive con il nuovo disco preprodotto da Max Casacci (Subsonica/Casasonica), registrato da Rudy Di Monte (produttore delle chitarre del nuovo disco dei Subsonica) e masterizzato a Berlino da Frederic Shaker (collaboratore di Miss Kittin), hanno tutte le carte in regola per imporsi a livello internazionale, come dimostrano le ottime recensioni ottenute su tutti i magazine specializzati. Partendo da un back-ground punk rock, con una passione mai celata per la scena di Washington D.C. (Dischord Records) e una totale attitudine “Do It Yourself”, la band si è concentrata sulla dinamica e la ritmica delle proprie canzoni, ottenendo un suono che i giornalisti hanno facilmente catalogato nel filone punk-funk, tanto in voga in questi ultimi due anni, paragonandoli a band come The Rapture o Franz Ferdinand.

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Ma per gli occhi meno superficiali e le orecchie più attente, i Disco Drive non appaiono certo la copia di nessuno. Non sono gli ultimi arrivati Jacopo Corazzo, Alessio Natalizia e Andrea Pomini, quest’ultimo firma di spicco del magazine musicale Rumore, nonché fondatore, all’inizio degli anni ‘90, della seminale punk rock band I Fichissimi, che decise criticamente di sciogliersi quando il punk, con il successo dei Green Day, sbarcò su MTV. I loro tre tour europei ed i più di 100 concerti in compagnia di band come Q And Not U, El Guapo, Black Eyes, The Black Keys, Perturbazione, Giardini di Mirò, Enon, One Dimensional Man, Altro, Three Second Kiss, Settlefish, The Thermals, Iggy And The Stooges, Subsonica, Africa Unite, !!!, Karate, Zu e The Ex ne sono la dimostrazione. Per avere l’idea di qual’è l’impatto live dei Disco Drive, citiamo le parole di Maurizio Blatto (Rumore, Label): “…i Disco Drive sono i Clash che fanno la fila per entrare allo Studio 54, ma anche Ian McKaye che scarta il suo regalo di compleanno e scopre che è un vinile di Tito Puente. Slave to the rhythm!”. Il prima, durante e dopo serata sarà animato da “I Love Living in the City”, il dj set by B-SUCKER (indie rock & alternative beats).

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