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“Dentro” con i Malfunk

Quando si parla di Malfunk, la prima cosa che salta in mente è Marco Cocci, il “cantattore” più famoso di Italia

  • 2 dicembre 2003

Il pubblico palermitano li ha aspettati per ben due volte nell’ultima estate, ma i loro concerti, annunciati e pubblicizzati, sono stati annullati. Questa volta si fa sul serio e i Malfunk suoneranno davvero a Palermo, giovedì 4 dicembre alle 22.30, nel nuovo Zsa Zsa Art Factory di via Francesco Angelitti 32. Sullo stesso palco in cui si esibirono nel 2001 (allora il locale si chiamava Tramp Club) ritorna la band fiorentina a pochi mesi dall’uscita dell’ultimo album “Dentro”.

Quando si parla di Malfunk, la prima cosa che salta in mente è Marco Cocci, il “cantattore” più famoso di Italia. Se sono in molti a non conoscere la storia ultradecennale della mente del gruppo, il chitarrista Fefo Forconi, quasi tutti riconosceranno dietro il microfono l’attore di “Ovosodo” e “L’ultimo bacio” (tanto per citare i film più famosi). Ma al di là dell’immagine i Malfunk sono un gruppo che nel corso degli anni si è ritagliato uno spazio importante nel panorama rock nazionale soprattutto grazie ad interminabili tour.

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La loro musica nasce dall’unione di una potente voce, chitarre ruvide e una solida base ritmica, opera di Ugo Nativi alla batteria e del nuovo entrato Enrico Amendolia al basso. Dal primo album (Sound of the soul, 1994) in cui prevalevano le sonorità funky, la band ha puntato più verso il crossover condito da qualche sperimentazione elettronica. Dopo “Tempi Supplementari” uscito nel 1996 e “Malfunk” del 1998 Marco Cocci e soci sono così giunti quest’anno a “Dentro”, considerato dal gruppo l’album della maturità.

«Dentro è un disco importantissimo per noi, sia a livello musicale che concettuale. Amo questo disco – ha commentato Marco Cocci – lo ascolto continuamente così come ascolto i dischi dei Beatles, dei Fugazi o dei Queens of the Stone Age. Devo confessare che non sono mai riuscito ad ascoltare gli altri dischi dei Malfunk». A regalare un suono più completo all’ultimo lavoro, la produzione di Marco Trentacoste, che in passato ha già lavorato con Delta V, Ritmo Tribale e Bluvertigo. L’ingresso al concerto, organizzato dalla Exodus Agency, costa 7 euro.

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