ARTE E ARCHITETTURA
Da Oxford a Siracusa: preziosi reperti tornano in Sicilia
È aperta al pubblico a Siracusa "From Oxford to Siracusa. Dallo scavo al collezionismo alla musealizzazione", una mostra che restituisce dodici reperti trafugati
S'intitola "From Oxford to Siracusa. Dallo scavo al collezionismo alla musealizzazione" la mostra aperta al pubblico a Siracusa, nella Sala Caravaggio della Soprintendenza, fino al prossimo 31 marzo.
La mostra, a ingresso libero, è aperta al pubblico ai seguenti orari: lunedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13; martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 19; festivi dalle 9 alle 19 (25 dicembre escluso).
Crateri, ceramiche, frammenti di età attica rinvenuti durante campagne di scavo in Sicilia e poi portati via dall'Isola, tutti beni risalenti a un periodo che va dal VI al IV secolo avanti Cristo. I reperti provengono da scavi condotti nei siti della Sicilia e della Magna Grecia da Sir Arthur Evans e poi donati al museo inglese.
L'iniziativa nasce grazie a un accordo tra la Soprintendenza e l'Ashmolean Museum di Oxford che ha concesso in prestito ben 12 reperti delle sue collezioni, ritrovati in Sicilia tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del secolo successivo.
Obiettivo è quello di esaltare la legittimità degli scavi e delle ricerche condotti in maniera scientifica. Sono numerosi i reperti che nel tempo sono stati portati via dalla Sicilia e dall'Italia per essere poi trasferiti in musei europei.
La mostra costituisce un'occasione rilevante di riappropriazione della memoria culturale del territorio ed è sintomo di quanto siano importanti il dialogo e la cooperazione sinergica tra le istituzioni culturali.
Fare una visita turistica tra i più bei tesori di Siracusa è adesso occasione per ammirare oggetti carichi di valore artistico e culturale che, anche se per poco tempo, sono stati restituiti ai luoghi in cui vennero rinvenuti.
La mostra, a ingresso libero, è aperta al pubblico ai seguenti orari: lunedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13; martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 19; festivi dalle 9 alle 19 (25 dicembre escluso).
Crateri, ceramiche, frammenti di età attica rinvenuti durante campagne di scavo in Sicilia e poi portati via dall'Isola, tutti beni risalenti a un periodo che va dal VI al IV secolo avanti Cristo. I reperti provengono da scavi condotti nei siti della Sicilia e della Magna Grecia da Sir Arthur Evans e poi donati al museo inglese.
L'iniziativa nasce grazie a un accordo tra la Soprintendenza e l'Ashmolean Museum di Oxford che ha concesso in prestito ben 12 reperti delle sue collezioni, ritrovati in Sicilia tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del secolo successivo.
Obiettivo è quello di esaltare la legittimità degli scavi e delle ricerche condotti in maniera scientifica. Sono numerosi i reperti che nel tempo sono stati portati via dalla Sicilia e dall'Italia per essere poi trasferiti in musei europei.
La mostra costituisce un'occasione rilevante di riappropriazione della memoria culturale del territorio ed è sintomo di quanto siano importanti il dialogo e la cooperazione sinergica tra le istituzioni culturali.
Fare una visita turistica tra i più bei tesori di Siracusa è adesso occasione per ammirare oggetti carichi di valore artistico e culturale che, anche se per poco tempo, sono stati restituiti ai luoghi in cui vennero rinvenuti.
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