MUSICA
Cous Cous Live Show, concerti per saziare l'appetito
Dal 19 settembrefino a domenica 24 alla nona edizione del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, e alla manifestazione culinario-gastronomica interculturale, collateralmente gli organizzatori come consuetudine affiancano anche il Cous Cous Live Show, ospitando sul palco allestito davanti al Santuario, rinomati protagonisti della musica etnica mondiale, per dar vita alla colonna sonora dell’intera kermesse.
Concerto di punta sarà certamente quello dei campani Avion Travel, venerdì 22 settembre (eccezionalmente alle ore 23, tutti gli altri show inizieranno infatti alle 22) che bene incarnano quel misto di musica "new folk" d’autore che è espressione dell’italico ingegno artistico-musicale. Dallo spirito decisamente rock della prima formazione del 1980, smussato a metà di quegli anni attraverso il pop, l’acquisizione del chitarrista Claudio Mesolella e la vittoria della prima edizione di "Sanremo rock" (1987), si passa alla svolta stilistica del ’92 con "Bellosguardo", album che rappresenta di fatto il "manifesto musicale" della Piccola Orchestra e marca l’inizio dell’attuale avventura dei sei musicisti: Peppe Servillo alla voce, Mimmo Ciaramella alla batteria, Claudio Mesolella alla chitarra, Mario Tronco alle tastiere, Peppe D’Argenzio ai sax e Ferruccio Spinetti al contrabbasso.
La fitta attività concertistica scaturita dalla tournée dell’estate ’97 – Italia, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Germania per più di 200 concerti in due anni – dà origine al loro attesissimo primo live, "Vivo di canzoni", quindi ancora Sanremo, nel '98, anno in cui gli AT portano nella sezione "big" la canzone "Dormi e sogna", conseguendo il prestigioso "Premio della Critica e della Giuria di Qualità" (presieduta da Michael Nyman) per "Migliore musica" e "Migliore arrangiamento". Nel ’99 viene pubblicato "Cirano", prodotto da Arto Lindsay, cui segue un nuovo tour europeo e la partecipazione al festival sanremese del 2000, dove gli Avion sbancano con il brano "Sentimento", aggiudicandosi pure il "Premio Speciale della Critica e della Giuria di Qualità", ancora per le categorie "Migliore musica" e "Migliore arrangiamento".
Segue la pubblicazione di "Selezione 1990-2000", raccolta che ripercorre dieci anni della loro carriera artistica, ed un trionfale tour. Nel 2000, pubblicano "Storie d’amore", omaggio alla canzone italiana e più in generale alla musica "evergreen" degli anni Sessanta, attraverso la selezione di canzoni significative dal punto di vista musicale ed altresì conformi allo stile del gruppo.
A più di due anni dall’ultima fatica in studio, nel 2003 l’eleganza degli Avion sposa il gusto sonoro di Pasquale Minieri per "Poco mossi gli altri bacini", un cd che segna un’ulteriore svolta nel percorso musicale della Piccola Orchestra, contenente per la prima volta anche le voci femminili di Elisa e di Caterina Caselli. "Piccolo Tormento", uno dei brani della tracklist, è anche tema portante del film di Mimmo Calopresti "La felicità non costa niente", con Francesca Neri ed un cammeo dello stesso Servillo.
Il crescente interesse riscosso internazionalmente porta nel corso del 2004 alla pubblicazione in Francia e Olanda di "Per come ti amo", raccolta dei successi dell’attività ormai più che decennale della Piccola Orchestra Avion Travel. Ma il riconoscimento che ne sancisce l’affermazione internazionale anche oltreoceano arriva con la loro presenza ad Austin, New York e Chicago nel 2005 e di nuovo a New York nel 2006, consacrata dalla straordinaria recensione di John Parels, il maggior critico musicale del prestigioso "New York Times". Al momento gli Avion Travel collaborano con Paolo Conte, sotto la cui produzione artistica uscirà il loro prossimo lavoro discografico.
Il primo appuntamento del Cous Cous Fest con la musica vedrà invece sul palco il 19 settembre i Dounia (ore 22), un gruppo che si avvale della suggestiva vocalità mediorientale del palestinese Faisal Taher, protagonista di sonorità che affondano le radici nel Mediterraneo: un progetto musicale che miscela la singolare voce Taher con le melodie, le armonie, i ritmi e suoni provenienti da ogni parte del mondo, affidando così ad ogni singolo strumento la prerogativa di esprimere, attraverso il proprio timbro, le suggestioni particolari della cultura da cui proviene.
Quindi l'indomani, mercoledì 20 settembre, stessa ora, direttamente dal Womad 2006 di Caceres, toccherà agli Akim El Sikameya, gruppo algerino che vanta esibizioni di successo a Parigi e Londra e che toccherà l’Italia in questa unica data sanvitese, ripartendo il giorno successivo per Barcellona. Giovedì 21 sarà la volta dei Dj Click featuring Gnawa Njoum, formazione proveniente da Essaouria, cuore musicale del Marocco, e che invece sarà ospite del prossimo Womad: il gruppo esprime le sonorità tipiche della nuova generazione della musica "gnawa", con melodie intrise di mantra trascinanti ed ipnotici, elaborate attraverso le moderne prospettive della musica elettronica, in un continuo alternarsi tra "trance" e "dance".
Gli ultimi due appuntamenti musicali, sabato 23 e domenica 24 settembre, entrambi alle 22, vedono portagonisti rispettivamente Weltlabyrinth e Noureddine /traindoxidant. Il primo concept musicale nasce dall’esigenza di Tonj Acquaviva degli Agricantus di accostare la sperimentazione sonora alle nuove forme di arte visiva (video arte, performing art, ecc.,), caratterizzando Weltlabyrinth per la combinazione ambient-sperimentale, con incursioni nei meandri elettro-pop e rock: un incastro di territori sonori e linguaggi concorrenti, tra labirinti reali e virtuali del mondo vissuto che diviene anche occasione di scambio dei percorsi personali dei musicisti coinvolti, come la violinista Her, il chitarrista Edoardo Massimi e Rosie Wiederkehr (Agricantus) che, collaborando ai testi, contribuisce alla fusione tra la propria voce e quella di Tonj, fra canti ancestrali e moderni in tedesco, francese, inglese e intrecciati alla passionalità del siciliano.
Noureddine /traindoxidant, band costituita dal polistrumentista e cantante Nour Eddine che propone, fra riti di possessione, trance, ipnosi e psichedelia, un set in cui si alternano brani dalla forte spinta ritmica, scanditi dai loop di "hajhouj" (particolare basso di pellame e corde), per una irresistibile istigazione al ballo, e scenari sonori di più ampio respiro: il risultato è uno spettacolo che esalta lo spirito "dionisiaco" della musica popolare.
Concerto di punta sarà certamente quello dei campani Avion Travel, venerdì 22 settembre (eccezionalmente alle ore 23, tutti gli altri show inizieranno infatti alle 22) che bene incarnano quel misto di musica "new folk" d’autore che è espressione dell’italico ingegno artistico-musicale. Dallo spirito decisamente rock della prima formazione del 1980, smussato a metà di quegli anni attraverso il pop, l’acquisizione del chitarrista Claudio Mesolella e la vittoria della prima edizione di "Sanremo rock" (1987), si passa alla svolta stilistica del ’92 con "Bellosguardo", album che rappresenta di fatto il "manifesto musicale" della Piccola Orchestra e marca l’inizio dell’attuale avventura dei sei musicisti: Peppe Servillo alla voce, Mimmo Ciaramella alla batteria, Claudio Mesolella alla chitarra, Mario Tronco alle tastiere, Peppe D’Argenzio ai sax e Ferruccio Spinetti al contrabbasso.
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Dal decisivo incontro con la Sugar di Caterina Caselli nasce "Opplà" (1993), tessera angolare nel raffinato mosaico musicale degli Avion, accolto dall’apprezzamento della critica. Nel ’95 il disco "Finalmente Fiori" chiude il trittico musicale (con "Bellosguardo" e "Opplà") che consacra la realtà artistica della Piccola Orchestra. Ma l’esigenza di muoversi creativamente li spinge a battere nuovi territori espressivi, come per "La guerra vista dalla luna", operina musicale in un atto che coinvolge Fabrizio Bentivoglio, esordita nel ’96 e poi rappresentata in tutti i principali teatri italiani, con buon riscontro di pubblico.La fitta attività concertistica scaturita dalla tournée dell’estate ’97 – Italia, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Germania per più di 200 concerti in due anni – dà origine al loro attesissimo primo live, "Vivo di canzoni", quindi ancora Sanremo, nel '98, anno in cui gli AT portano nella sezione "big" la canzone "Dormi e sogna", conseguendo il prestigioso "Premio della Critica e della Giuria di Qualità" (presieduta da Michael Nyman) per "Migliore musica" e "Migliore arrangiamento". Nel ’99 viene pubblicato "Cirano", prodotto da Arto Lindsay, cui segue un nuovo tour europeo e la partecipazione al festival sanremese del 2000, dove gli Avion sbancano con il brano "Sentimento", aggiudicandosi pure il "Premio Speciale della Critica e della Giuria di Qualità", ancora per le categorie "Migliore musica" e "Migliore arrangiamento".
Segue la pubblicazione di "Selezione 1990-2000", raccolta che ripercorre dieci anni della loro carriera artistica, ed un trionfale tour. Nel 2000, pubblicano "Storie d’amore", omaggio alla canzone italiana e più in generale alla musica "evergreen" degli anni Sessanta, attraverso la selezione di canzoni significative dal punto di vista musicale ed altresì conformi allo stile del gruppo.
A più di due anni dall’ultima fatica in studio, nel 2003 l’eleganza degli Avion sposa il gusto sonoro di Pasquale Minieri per "Poco mossi gli altri bacini", un cd che segna un’ulteriore svolta nel percorso musicale della Piccola Orchestra, contenente per la prima volta anche le voci femminili di Elisa e di Caterina Caselli. "Piccolo Tormento", uno dei brani della tracklist, è anche tema portante del film di Mimmo Calopresti "La felicità non costa niente", con Francesca Neri ed un cammeo dello stesso Servillo.
Il crescente interesse riscosso internazionalmente porta nel corso del 2004 alla pubblicazione in Francia e Olanda di "Per come ti amo", raccolta dei successi dell’attività ormai più che decennale della Piccola Orchestra Avion Travel. Ma il riconoscimento che ne sancisce l’affermazione internazionale anche oltreoceano arriva con la loro presenza ad Austin, New York e Chicago nel 2005 e di nuovo a New York nel 2006, consacrata dalla straordinaria recensione di John Parels, il maggior critico musicale del prestigioso "New York Times". Al momento gli Avion Travel collaborano con Paolo Conte, sotto la cui produzione artistica uscirà il loro prossimo lavoro discografico.
Il primo appuntamento del Cous Cous Fest con la musica vedrà invece sul palco il 19 settembre i Dounia (ore 22), un gruppo che si avvale della suggestiva vocalità mediorientale del palestinese Faisal Taher, protagonista di sonorità che affondano le radici nel Mediterraneo: un progetto musicale che miscela la singolare voce Taher con le melodie, le armonie, i ritmi e suoni provenienti da ogni parte del mondo, affidando così ad ogni singolo strumento la prerogativa di esprimere, attraverso il proprio timbro, le suggestioni particolari della cultura da cui proviene.
Quindi l'indomani, mercoledì 20 settembre, stessa ora, direttamente dal Womad 2006 di Caceres, toccherà agli Akim El Sikameya, gruppo algerino che vanta esibizioni di successo a Parigi e Londra e che toccherà l’Italia in questa unica data sanvitese, ripartendo il giorno successivo per Barcellona. Giovedì 21 sarà la volta dei Dj Click featuring Gnawa Njoum, formazione proveniente da Essaouria, cuore musicale del Marocco, e che invece sarà ospite del prossimo Womad: il gruppo esprime le sonorità tipiche della nuova generazione della musica "gnawa", con melodie intrise di mantra trascinanti ed ipnotici, elaborate attraverso le moderne prospettive della musica elettronica, in un continuo alternarsi tra "trance" e "dance".
Gli ultimi due appuntamenti musicali, sabato 23 e domenica 24 settembre, entrambi alle 22, vedono portagonisti rispettivamente Weltlabyrinth e Noureddine /traindoxidant. Il primo concept musicale nasce dall’esigenza di Tonj Acquaviva degli Agricantus di accostare la sperimentazione sonora alle nuove forme di arte visiva (video arte, performing art, ecc.,), caratterizzando Weltlabyrinth per la combinazione ambient-sperimentale, con incursioni nei meandri elettro-pop e rock: un incastro di territori sonori e linguaggi concorrenti, tra labirinti reali e virtuali del mondo vissuto che diviene anche occasione di scambio dei percorsi personali dei musicisti coinvolti, come la violinista Her, il chitarrista Edoardo Massimi e Rosie Wiederkehr (Agricantus) che, collaborando ai testi, contribuisce alla fusione tra la propria voce e quella di Tonj, fra canti ancestrali e moderni in tedesco, francese, inglese e intrecciati alla passionalità del siciliano.
Noureddine /traindoxidant, band costituita dal polistrumentista e cantante Nour Eddine che propone, fra riti di possessione, trance, ipnosi e psichedelia, un set in cui si alternano brani dalla forte spinta ritmica, scanditi dai loop di "hajhouj" (particolare basso di pellame e corde), per una irresistibile istigazione al ballo, e scenari sonori di più ampio respiro: il risultato è uno spettacolo che esalta lo spirito "dionisiaco" della musica popolare.
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