FOOD & WINE
Chiare, fresche, dolci acque... gelate
Da noi trovi sempre qualcuno che ti accoglie: alle due di notte, la domenica, nei giorni di festa. Basta capire cosa si desidera. Stai squarando e vuoi stare leggero con gusto? Anche in questo caso abbiamo la soluzione: un bel gelato. Cono, coppetta o la meravigliosa broscia, da tanti “stranieri” imitata, ma da nessuno eguagliata. La broscia, soffice, tenera, con quel cocuzzolo, che irrompe, come simbolo materno, tra i tovagliolini inzaccherati. Prodotto di alta ingegneria culinaria. La pasta compatta contiene il gelato, assorbe i liquidi e insaporendosi, smorza la sua natura a volte affucusella. È una sposa versatile, conciliante, esalta le creme, rinvigorisce la frutta, smorza la panna. Deve avere caratteristiche imprescindibili: non essere bruciata, essere, come dicevamo prima, morbida. Vi potete accorgere della freschezza attraverso la lex talionis: se sotto la lama si sgretola lasciando cadere briciole, desistete, optando per la cialda; altrimenti se si sforma un po' sotto la mano del gelataio, non esimetevi, abbandonatevi al lusso.
D'inverno, d'estate, a metà pasto per aiutare la digestione, al gelato non si può rinunciare, né a suoi parenti, granite, sorbetti, è una pausa di riflessione, costringe alla lentezza, bisogna sorbirlo, altrimenti ti s'aggiacciano i cannarozza. Apre un'ampolla temporale che devia qualsiasi intromissione esterna. Quindi se volete concedervi un gelato, gustatelo fino all'ultimo boccone, con l'augurio di ripetere il piacere ora e per sempre!
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