Capo Gallo, riserva aperta: dal 2015 l'ingresso sarà libero

Quando si pensa agli scorci di mare più belli di Palermo e, in generale, della Sicilia non si può non immaginare immediatamente alla Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo a Mondello, un'area di quasi seicento ettari che comprende rocce e grotte di particolare bellezza, che aprendosi sul mare danno vita ad un vero e proprio angolo di paradiso.

Dalla sua apertura, nel 2001, la riserva di Capo Gallo è "aperta" al pubblico: le virgolette sono d'obbligo perché la parola "aperta" ha finora compreso il pagamento obbligatorio di un pedaggio per l'ingresso, con il parcheggiatore di turno pronto a riscuoterlo.

Cinque euro se sei in auto, due euro per i motorini, cinquanta centesimi se ci arrivi a piedi: queste le quote d'accesso per attraversare il cancello che collega Mondello alla riserva. Un pedaggio immotivato, dovuto al fatto che un tratto di terreno appartiene ad una famiglia palermitana che ha deciso di lucrare sugli ingressi.

Una situazione a lungo maltollerata, e adesso destinata a finire: grazie al Piano d'Utilizzo del Demanio Marittimo (Pudm) recentemente approvato, il tratto di strada sarà espropriato e la riserva trasformata in un tratto ad ingresso libero.

Inutile dire che la sua apertura porterà con sé pro e contro: un'area di così abbagliante bellezza è rimasta innegabilmente tale anche per via del pagamento del pedaggio.

Pur ponendoci in una posizione totalmente contraria a questa pratica deleteria e illegale, ci chiediamo se l'apertura e l'accesso alla Riserva, oasi pulita della città, verrà in qualche modo regolamentata.

Nell'attesa di tutti gli sviluppi connessi al via libera del Pudm e della comunicazione ufficiale dell'apertura di Capo Gallo al pubblico, lanciamo un solo appello: che il ritorno alla legalità venga accompagnato da un controllo accurato e dalla salvaguardia di un angolo che richiederà tutela e grande attenzione.