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Bis di Quartetti all’Open Music Club

  • 23 aprile 2004

All’Open Music Club non si fa in tempo a digerire un bel concerto jazz che subito si ripresenta un'altra performance da non perdere. Così, dopo il Dalla Porta-Ferra duo dello scorso giovedì, sulla pedana del club di via Nicolò Turrisi 53/55 a Palermo si avvicenderanno sabato 24 aprile l’Enzo Randisi Quartet, domenica 25 la jam delirante del Mazzamuto Session Night e lunedì 26  il Larry Franco Quartet. Partendo proprio dallo special event di lunedì, con il consueto doppio spettacolo alle 21.30 e alle 23.30 (biglietto 6 euro, si consiglia la prenotazione) si esibirà per la prima volta a Palermo colui che ha esportato all’estero (Emirati Arabi, Turchia, Etiopia, ma anche USA) molti brani classici della tradizione italiana, ma presentandoli con un biglietto da visita che lo ha reso famoso nella scena jazz internazionale: arrangiamenti jazz e atmosfere uniche che in molti casi hanno dato una nuova vita alla canzone d’autore italiana, trasformandola in jazz standard.

Larry Franco si è imposto durante la sua carriera come pianista e vocalist di un certo livello, esponente di uno swing originale e brillante. Dopo il successo del suo primo album Nuttin’ But Nat, dedicato a Nat King Cole, bissa con Dixinitaly in cui interpreta il brano Caro Natalino scelto come sigla per una trasmissione dedicata al grande Natalino Otto, veterano dei palchi jazz dallo stile inconfondibile. Lunedì sera ad accompagnare Franco ci saranno Mino Lacirignola alla tromba, Ilario De Marinis al contrabbasso e Vincenzo Lanzo alla batteria che suoneranno con il leader del quartetto l’ultimo disco da lui registrato per la Philology con Dado Moroni al piano, Ira Coleman al contrabbasso e Jimmy Cobb alla batteria. E così, dopo una tournée in India e Grecia, il pianista/vocalist approda sul palco dell’Open Music club, una tappa quasi obbligata per gli appassionati di jazz palermitani.

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Nel concerto di venerdì 24, invece, il jazz club palermitano gioca in casa con il quartetto del vibrafonista Enzo Randisi in programma con due spettacoli alle 21.30 e alle 23.30. Definito uno dei più grandi vibrafonisti italiani, il palermitano Randisi continua la sua pluridecorata carriera dall’alto dei suoi oltre cinquant’anni di jazz. Innumerevoli le partecipazioni illustri tra nomi come Chet Baker, Stan Getz, Romano Mussolini oltre ad aver suonato in “Epitaph” di Mingus diretto da Bob Wilbur, nella “Queen’s Suite” di Ellington e con l’Orchestra Sinfonica del “Teatro Massimo” di Palermo diretto da John Lewis. E’ stato leader di numerose formazioni tra cui “Enzo Randisi Swing Ensemble”, e più di recente i “Duke Ellington Singers”, gruppo formato da sette vocalists e quattro strumentisti ritmici che si è esibito in diversi festival attirando consensi e lusinghe. Sabato sarà accompagnato da Giovanni Mazzarino al piano, Luca Lo Bianco al contrabbasso e Mimmo Cafiero alla batteria.

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