MUSICA
"Beddu Garibbardi", l'album di Mario Incudine
Un album che ha come scopo quello di raccontare l’arrivo dei Mille e l’Unità d’Italia dal punto di vista dei siciliani che l’hanno vissuta
“Beddu Garibbardi, quando ancora i siciliani non erano italiani”: si tratta dell’ultimo album del cantautore e produttore ennese Mario Incudine. Il disco racconta, dal punto di vista del siciliano, l’enorme entusiasmo con cui il suo popolo ha accolto lo sbarco dei Mille, e del suo Generale Garibaldi, nella sua terra e della successiva delusione dello stesso quando si è trovato davanti ai grandi cambiamenti e alle diverse vicende che seguirono dopo l’Unità d’Italia.
Un racconto fatto alla maniera dei cantastorie, utilizzando gli stilemi della poesia e della musica popolare, che fa rivivere quella stessa sete di libertà e voglia di unità che ha portato il popolo siciliano a insorgere contro i Borboni, ma che allo stesso tempo, come un’istantanea, riporta ciò che storicamente avvenne dopo l’unificazione, dalla strage di Bronte (1860) al periodo del brigantaggio, sull’onda della questione meridionale. L’album, naturalmente, è un modo per celebrare i 150 anni trascorsi dall’Unità ricordando tutti coloro che perirono per questo intento, ma è anche un modo per riportare alla luce alcuni personaggi, figure eroiche della nostra isola tralasciate dalla storia ufficiale, e che come gli “altri” hanno combattuto per la libertà. Si parla di Peppa Cannunera, una catanese che sconfisse e cacciò i Borboni a colpi di cannone e tanti altri contadini che al fianco di Garibaldi partirono alla conquista delle città isolane. “Beddu Garibbardi”, prodotto da Ambrogio Sparagna e distribuito da Felmey per Finisterre, sarà disponibile in tutti i negozi di dischi già a partire da domenica 1 maggio ed è stato presentato in prima nazionale a Roma, a piazza dei Cinquecento, durante la Notte del Tricolore.
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