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Assolto il giovane assassino di Ludovico Corrao
Il gip del tribunale di Marsala dichiara l'assassino non imputabile: per le perizie psichiatriche era incapace di intendere e di volere al momento dell'omicidio
Nella misteriosa vicenda della morte di Ludovico Corrao, l'unica certezza era il nome dell'assassino. Ma Saiful Islam è stato assolto dopo che il gip del tribunale di Marsala, Marcello Vito Saladino, lo ha dichiarato non imputabile non essendo capace di intendere e di volere al momento dell'omicidio. Il ventunenne, domestico del presidente della fondazione Orestiadi di Gibellina, aveva confessato ai carabinieri il delitto avvenuto il 7 agosto. L'omicidio era avvenuto sgozzando con un coltello da cucina l'uomo che accudiva.
Aveva anche tentato il suicidio, prima di essere sottoposto alle perizie psichiatriche disposte sia dall'accusa che dalla difesa di Islam. Il giudice ha disposto la scarcerazione del giovane ordinandone il trasferimento in un ospedale psichiatrico. «Papà l'avrebbe perdonato. Io non posso che provare compassione per la sua follia» è la prima dichiarazione di Francesca Corrao, figlia dell'ex senatore Ludovico, alla notizia dell'assoluzione.
Corrao venne trovato in uno scenario macabro, in un bagno di sangue nella camera da letto dell'appartamento dove abitava presso la sede della Fondazioni Orestiadi per la quale Saiful lavorava come ragazzo tuttofare. L'uomo era stato sindaco di Gibellina per più di 20 anni e protagonista della rinascita dopo il terremoto.
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