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Antichi salotti, antichi ricordi: nel 2018 aprono le dimore abbandonate di Palermo

Opere e installazioni, mostre e iniziative: riapriranno nel 2018 le porte di palazzi storici abbandonati e privati di Palermo che sono normalmente chiusi al pubblico

  • 15 novembre 2017

Palazzo Alliata di Villafranca a Palermo

L'onda lunga della riscoperta del patrimonio culturale abbraccia il capoluogo siciliano: ci si prepara al prossimo anno, che vedrà la città investita dagli eventi di "Capitale Italiana della Cultura 2018" e sono già tante le iniziative che, seppur in forma embrionale, cominciano a interessare Palermo.

Sono, per esempio, stati resi noti i primi quattro progetti dell'azienda veneziana Valorizzazioni Culturali, che nel 2018 interesseranno la città e riapriranno ben 180 palazzo tra edifici storici, abbandonati e gestiti da privati.

Proprio questi luoghi ospiteranno eventi artistici nell'estate del 2018: opere, installazioni e convegni prenderanno posto all'interno di luoghi preziosi come palazzo Alliata di Villafranca, villa Bordonaro ai Colli, palazzo Francavilla, villa Chiaramonte alle Croci.

I progetti presentati sono tutti diversi: il primo è "Migrazioni Gemelle", un percorso d'arte che vedrà il capoluogo siciliano avvicinarsi a grandi centri artistici per mezzo di un gemellaggio culturale, un interscambio profondo che consentirà il paragone e l'approfondimento culturale.

A questo progetto seguiranno la "Not Found Week", con una mostra e attività culturali itineranti sul tema dell’identità e "Cassata Drone Pavilion", che proporrà opere d'arte ispirate basate sulla tradizione e rappresentate dal drone del collettivo Raqs Media.

Infine è prevista "Outskirt of an Urban Blue Print", mostra di un collettivo di artisti, designer e architetti che, dopo aver conosciuto Palermo, la abbracceranno idealmente realizzando opere e progetti urbani.

Ma non è tutto qui: le dimore storiche e i quattro progetti sono solo l'inizio. Entro il mese di giugno 2018 la lista di luoghi crescerà e oltre alle dimore storiche includerà giardini, monumenti e siti dislocati nelle periferie e molti altri spazi che torneranno a vivere respirando aria nuova.
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