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"Anfitrione": la commedia latina al teatro Lelio

La commedia di Plauto è detta "degli equivoci", basata sulla confusione tra i personaggi umani e le divinità che ne hanno assunto le sembianze

  • 31 marzo 2011

La commedia latina, un ritorno alle origini del teatro con uno dei drammaturghi più celebri: si tratta di "Anfitrione", commedia cinque atti e un prologo, scritta dall'autore latino Tito Maccio Plauto, che sarà sul palcoscenico del Teatro Lelio (via Antonio Furitano 5/a, Palermo) domenica 3 aprile alle 18. L'opera narra la vicenda di Anfitrione, eroe tebano, che si allontana da casa partendo per la guerra e lasciando la moglie Alcmena. In sua assenza però entrano in scena due divinità: Giove e Mercurio, trasformatisi rispettivamente in Anfitrione e il suo servo Sosia. Giove, infatti, desidera trascorrere una notte con Alcmena; in assenza del marito della donna, si trasforma in quest’ultimo dormendo per una lunga notte con lei.

Una volta tornati dalla guerra, i veri Anfitrione e Sosia scoprono che Giove e Mercurio hanno assunto le loro identità: il protagonista dovrà accettare il tradimento ordito da Giove che ha trascorso la notte con la moglie Alcmena; in un primo momento è accecato dalla passione, e infuriato decide di vendicarsi, ma non può che sottomettersi al volere del padre degli Dei, di chi è al potere e quindi accettare la beffa di marito “cornuto”. "Anfitrione" è il classico esempio di quella che viene chiamata “commedia degli equivoci”, basata sulla confusione, in questo caso creata tra i personaggi umani e le divinità che ne hanno assunto le sembianze. Con la regia di Giuditta Lelio, la commedia di Plauto tocca i temi dell'identità, del doppio, strumento e motore della vicenda mitologica dell'infatuazione del dio Giove per l'umanissima Alcmena.

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Anfitrione è divertente e crudele, fa ridere e sorridere, ma al tempo stesso mette drammaticità ironica che sconfina nella tragedia: agli spettatori, dopo aver sorriso, toccano riflessioni attuali sull'arroganza e il cinismo del potere, l'ansia da clonazione e la perdita conseguente dell'identità di fronte alle manifestazioni di una realtà virtuale più vera del vero. Il costo dei biglietti va dai 15 euro (a prezzo intero) ai 13 euro (ridotto) per possessori di Carta Duo, Ideanet, Diamond Card, Pubblilandia. I biglietti possono essere acquistati presso il botteghino del teatro, a partire da una settimana prima dello spettacolo, tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle 9.30 alle 13 e dalle 17 alle 19.30; per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero 091.6819122 o consultare il sito www.teatrolelio.it.

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