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Al Crystal "Tutto per quello", in ricordo di Licata

La pièce è un viaggio all'interno del teatro greco-romano, una commedia degli inganni per amore, basata su "L'eunuco" e "Il tormentatore di se stesso"

  • 7 aprile 2011

Per ricordare un palermitano che ha saputo raccontare e mostrare l’anima più intima della nostra città: ad undici anni dalla scomparsa di Salvo Licata, il Teatro Crystal (via Mater Dolorosa 64/a, Palermo) propone "Tutto per quello", spettacolo tratto dai testi di Terenzio riadattati dal cronista. La commedia, vietata ai minori di 14 anni, sarà in scena venerdì 8 e sabato 9 aprile alle 21.30 e domenica 10 aprile alle 18.15. Il biglietto per lo spettacolo, prodotto e realizzato dalla Compagnia Nuova Palermo in collaborazione con l’Associazione Salvo Licata, ha un costo di 12 euro, ma stampando il tagliando ed esibendolo al botteghino potete aderire all'offerta "Uno paga e l'altro entra gratis" acquistando due biglietti al prezzo di 12 euro, anziché 24.

La pièce, di Salvo Licata e per la regia di Marco Pupella, è un viaggio all'interno del teatro greco-romano, una commedia degli inganni per amore, basata su “L’eunuco” e “Il tormentatore di se stesso” di Terenzio e sui modelli poetici del teatro comico greco-romano. Protagonista sarà Salvo Piparo, in scena anche Massimiliano Sciascia, Lavinia Pupilla, Daniela Melluso, Costanza Licata, Mirko Ingrassia, Davide Ruggiano, Benedetto Raneli, Maurizio Prollo, Salvo Rubino, Veronica Di Benedetto, Alessia D’Angelo, Oriana Billeci, Franco Pecora. Il tutto suggellato dal canto di Costanza Licata, e le musiche di Almadina e Marcello Mandreucci, eseguite da Marcello Mandreucci alla chitarra, Rosmary Enea al pianoforte, e Francesco Meli alle percussioni.

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Come spiegava lo stesso Salvo Licata, «“Tutto per quello” è il primo vero testo su commissione al quale abbia lavorato: mi sarei accorto che la critica latina oltre duemila anni fa, aveva ben chiara la distinzione tra comoedia stataria e comoedia motoria, niente di nuovo sotto il sole. Eccomi quindi alle prese con una comoedia motoria. A scanso di equivoci bisogna precisare che non basta che tutti corrano e si agitino sulla scena per avere una comoedia motoria; ché il movimento si deve ottenere soprattutto nei dialoghi, cioè un movimento interno ai rapporti tra i personaggi. In sostanza essi potrebbero correre all’infinito, ma del tutto invano, se quello che dicono resta inerte, se non c’è vero confronto (conflitto o all’opposto adesione) in quello che gli scappa dalla bocca. In una parola, se non c’è verità scenica e quindi “divertimento”. Di diciannove scene che compongono “Tutto per quello”, ben oltre la metà, diciamo tre quarti, l’abbiamo costruito di testa nostra». Per ulteriori informazioni e per prenotazioni potete chiamare il numero 091.6710494 o consultare il sito www.teatrocrystalpalermo.it.

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