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“Al Cavallino bianco”, affresco dell’Austria imperiale

  • 30 giugno 2005

Un cast d’eccezione per un’operetta di grande successo nel cartellone del "Festival di Verdura" del Teatro Massimo di Palermo. "Al Cavallino Bianco", commedia musicale in due atti firmata da Hans Muller su musica di Ralph Benatzky, sarà in scena dal 9 al 13 luglio, e vedrà impegnati Orchestra, Coro e Corpo di ballo del medesimo teatro: a dirigere Andreas Stoer, mentre Gino Landi curerà regia e coreografia.

Sul palco, per l’occasione, una coppia collaudatissima, affiatata anche nella vita: Max René Casotti (Bellati) e Daniela Mazzucato (Josepha), già protagonisti il 26 giugno dei concerti che si tengono al tramonto al parco Filoxenia di Villa Castelnuovo (all’interno del "Verdura"), prima dei principali eventi serali. La soprano veneziana ha esordito giovanissima e nel corso della sua carriera ha lavorato tra gli altri con Böhm, Abbado e Strehler, esibendosi in tutto il mondo. Cosotti, tenore piemontese di fama internazionale, partecipa regolarmente a rassegne come il "Glyndenbourne Opera Festival", il "Festival dei Due Mondi" di Spoleto e il Festival di Salisburgo. Accanto alla coppia, Gianfranco Marrapodi, conosciuto ai più come Martufello per i suoi spettacoli televisivi, interpretrerà Zanetto Pesamenole, mentre i panni di Leopoldo sono affidati ad Andrea Giovannini.

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Capolavoro di Benatzky, "Al Cavallino Bianco" venne scritto nel 1930 con il quartetto Stolz-Granichstaedten-Gilbert-Frankowsky ed è considerato, assieme alla "Vedova allegra", l’operetta viennese per eccellenza. Una scelta in controtendenza e piuttosto nostalgica, quella di Benatzky, in un periodo in cui l’operetta classica lasciava il posto a soluzioni più moderne. Nello stesso anno fu rappresentata a Berlino, ottenendo un enorme e duraturo successo. La storia, sviluppata in tre atti e sedici quadri, si svolge nell’Austria del 1914, all’hotel "Al Cavallino Bianco", sul lago di Sankt Wolfgang. Leopoldo, primo cameriere dell’albergo, è innamorato della bella proprietaria, Josepha, la quale però ama il giovane avvocato italiano Giorgio Bellati, suo cliente abituale. Giungono quindi il ricco industriale Zanetto Pesamenole con la figlia Ottilia, in vacanza per riposarsi da un’estenuante causa pendente contro l’industriale padovano Cogoli. Per allontanare il giovane avvocato dalla proprietaria, Leopoldo organizza un incontro tra Bellati e Ottilia, riesce nell’intento, ma viene licenziato da Josepha, ed in preda alla disperazione lascia il "Cavallino Bianco". Contemporaneamente, Cogoli invia all’hotel il figlio Sigismondo, sperando che si innamori di Ottilia, così che si concluda la causa con Pesamenole. Ma Sigismondo, rampollo viziato e snob, perde la testa per Claretta, una ragazza povera e con buffi difetti di pronuncia. Leopoldo ottiene tuttavia che l’imperatore in persona (in altre versioni del libretto, un semplice arciduca) faccia tappa per una notte al "Cavallino", cosicché Josepha, per ringraziarlo, lo riassume e di notte, consigliandosi con l’imperatore, capisce che proprio Leopoldo è l’uomo della sua vita. Un lieto fine, dunque, con tre matrimoni: quello tra Ottilia e Bellati, quello tra Sigismondo e Claretta e soprattutto quello tra Josepha e Leopoldo, il quale diventa padrone del "Cavallino Bianco".

I biglietti per lo spettacolo, che avrà inizio alle 21.15, costano 35 euro per il 1° settore, 30 euro per il 2°, 25 euro per il 3° e 15 euro per la tribuna. Possibile anche l’acquisto di abbonamenti "Gold" (validi per dieci spettacoli) o "Summer Classic" (per cinque spettacoli). Per informazioni, consultare il sito www.teatromassimo.it o chiamare il numero verde 800655858.

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