MUSICA
AdM, il Quartetto Pavel Haas omaggia Janácek
Il Quartetto Pavel Haas rende omaggio a Leos Janácek, maestro del compositore ceco da cui prende il nome il gruppo dei quattro giovani concertisti praghesi vincitori del premio "Paolo Borciani" di Firenze. Lo fa con un concerto, in programma il 20 novembre al teatro Politeama "Giuseppe Garibaldi" di Palermo (piazza Castelnuovo), dedicato ad una delle pagine più trascinanti della produzione artistica di Janácek, il "Quartetto numero 1 ‘Sonata a Kreutzer’", per poi proseguire con l’esecuzione di due partiture tratte dal grande repertorio romantico di Ludwig van Beethoven.
La "Sonata a Kreutzer" costituisce un’opera di straordinaria freschezza, scritta nel 1923 quando il musicista aveva sessantanove anni, ispirata alla protagonista di una novella di Tolstoj che cede alla passione attraverso l’esecuzione dell’"opera 47" di Beethoven prima di essere uccisa dal marito, folle di gelosia. Janácek volle tradurre in musica i versi dello scrittore, costruendo un’opera senza parole nella quale ogni strumento rappresenta una voce individuale, esprime il dramma psicologico di un personaggio, esponendosi ora in tono amoroso, ora artificioso o violento.
Oltre alla "Sonata a Kreutzer" di Janácek, il Quartetto Pavel Haas – composto da Veronika Jaruskova violino, Katerina Gemrotova violino, Pavel Nikl viola e Peter Jarusek violoncello – eseguirà il "Quartetto in do minore opera 18 numero 4" e il "Quartetto in la minore opera 132" di Beethoven. Due composizioni singolari che si incastrano in maniera significativa nella produzione del compositore. La prima, che pur inserita centralmente nell’opera 18 rappresenta l’ultimo quartetto della serie in termini cronologici, interviene a sfatare il luogo comune del "do minore" come tonalità prediletta da Beethoven per rivelare il proprio istinto drammatico, offrendo un appassionato movimento dinamico e leggero.
La seconda, conclusa nel 1825 e destinata al principe Galitzin, fu scritta subito dopo una grave malattia del musicista, che la accompagnò a questa didascalia: "Canzone di ringraziamento offerta alla divinità da un guarito, in modo lidico". Lo spettacolo inizierà alle 17.15; il prezzo del biglietto varia dai 15 euro per quello intero ai 10 euro per il ridotto.
La "Sonata a Kreutzer" costituisce un’opera di straordinaria freschezza, scritta nel 1923 quando il musicista aveva sessantanove anni, ispirata alla protagonista di una novella di Tolstoj che cede alla passione attraverso l’esecuzione dell’"opera 47" di Beethoven prima di essere uccisa dal marito, folle di gelosia. Janácek volle tradurre in musica i versi dello scrittore, costruendo un’opera senza parole nella quale ogni strumento rappresenta una voce individuale, esprime il dramma psicologico di un personaggio, esponendosi ora in tono amoroso, ora artificioso o violento.
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È addirittura possibile riconoscere nei quattro movimenti del quartetto gli atti della vicenda: il ritratto della donna e dei suoi slanci è affidato alla viola, mentre il violino definisce l’azione progressiva del seduttore, il terzo movimento rappresenta la crisi ed è solo nel "Maestoso" finale che la brutale conclusione raggiunge un punto di conciliazione. L’appuntamento si inserisce all’interno del cartellone pomeridiano della settantacinquesima stagione concertistica dell’"Associazione Amici della Musica", che focalizza la sua programmazione sui capolavori del repertorio musicale romantico. Oltre alla "Sonata a Kreutzer" di Janácek, il Quartetto Pavel Haas – composto da Veronika Jaruskova violino, Katerina Gemrotova violino, Pavel Nikl viola e Peter Jarusek violoncello – eseguirà il "Quartetto in do minore opera 18 numero 4" e il "Quartetto in la minore opera 132" di Beethoven. Due composizioni singolari che si incastrano in maniera significativa nella produzione del compositore. La prima, che pur inserita centralmente nell’opera 18 rappresenta l’ultimo quartetto della serie in termini cronologici, interviene a sfatare il luogo comune del "do minore" come tonalità prediletta da Beethoven per rivelare il proprio istinto drammatico, offrendo un appassionato movimento dinamico e leggero.
La seconda, conclusa nel 1825 e destinata al principe Galitzin, fu scritta subito dopo una grave malattia del musicista, che la accompagnò a questa didascalia: "Canzone di ringraziamento offerta alla divinità da un guarito, in modo lidico". Lo spettacolo inizierà alle 17.15; il prezzo del biglietto varia dai 15 euro per quello intero ai 10 euro per il ridotto.
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