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AdM, doppio duo piano e violino

  • 13 marzo 2004

Quattro artisti d’eccezione Viktoria Mullova e Katia Labèque da una parte e Leonidas Kavakos e Dénes Varjon dall’altra per i due concerti degli Amici della Musica di Palermo, lunedì 15 e martedì 16 marzo. Le prime due, interpreti internazionali già note al pubblico palermitano proprio grazie agli Amici della Musica, approdano al teatro Golden di Palermo (via Terrasanta 60, ore 17.15) nella stagione pomeridiana, per offrire congiuntamente la sensibilità musicale – tecnica, indiscutibile, a parte – di cui ciascuna è dotata. In tournée in giro per tutta Europa, propongono in apertura “Suite italienne” di Igor Stravinskij, seguita dalla prima esecuzione palermitana di Falling to the Sky, composizione di genere esplorativo appositamente scritta dal musicista inglese Dave Maric per le due musiciste – che l’hanno eseguita al Festival di Londra nel 2002 –,  e nella seconda parte la “Fantasia in do maggiore” Dv. 934 di Franz Schubert, chiudendo con la “Sonata in sol maggiore” di Maurice Ravel, interpretata con richiami al jazz.

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Conosciutesi in America, frequentatesi insieme a Marielle Labéque, sorella di Katia, in quel di Parigi, la Mullova e la Labéque hanno impiegato vent’anni prima di lavorare insieme. Eclettica interprete del repertorio per violino, Viktoria Mullova ha suonato il suo Stradivari “Julius Falk” del 1723 accompagnata da grandi orchestre e direttori, ospite di importanti istituzioni musicali, proponendo in tour mondiale nell’autunno 2000 “Through the Looking Glass”, un progetto addentrato nel mondo non-classico con pezzi di Miles Davis, Joe Zawinul, Duke Ellington, Beatles, Youssou N’Dour, Alanis Morisette ed altri, arrangiati espressamente per lei da Matthew Barley: non esattamente ciò che ci si aspetterebbe da chi già nell’80 si imponeva all’attenzione della critica vincendo il Concorso Sibelius di Helsinki e nell’82 la Medaglia d’Oro del Concorso Cajkovskij di Mosca. Katia Labèque comincia lo studio del pianoforte con la madre, per divenire insieme alla sorella Marielle pianista dal repertorio molto vasto che dai classici Bach, Mozart e Schubert giunge per Stravinsky fino al “jazz colto” di Gershwin. Spinta a cercare sempre nuove collaborazioni, fra cui le più recenti con Alessandro Baricco, Gerard Depardieu, Herbie Hancock e Chick Corea, nel 2001 ha fondato una propria band con l’inglese Dave Maric ed il batterista Marque Gilmore.

A formare l’altro duo violino-piano rispettivamente Leonidas Kavakos e Dénes Varjon, che la sera del 16 marzo (ore 21.15), oltre alla “Fantasia Dv. 934” di Schubert e la “Frühlingsonate” di Beethoven, suoneranno l’impetuosa Sonata “A Kreutzer”, resa celebre dall’omonimo racconto di Tolstój, capolavoro del “periodo eroico”. L’ateniese Leonidas Kavakos debutta al Festival di Atene nell’84, conquistando fama a livello europeo con la vittoria al Concorso Sibelius nell’85 ed al Concorso Paganini nell’88. Solista in orchestra con rinomati direttori (Dutoit, Neeme Järvi, Sir Andrew Davis, Metzmacher, Oramo, Salonen, Slatkin, et.al.), ha tenuto tournée con le Filarmoniche di Rotterdam ed Amburgo, esibendosi pure alla Carnegie Hall con l’Orchestra di Filadelfia diretta da Sawallisch nonché con la London Philharmonic guidata da Masur. Accreditato per molti dei suoi progetti – la prima registrazione mondiale della versione originale del Concerto di Sibelius, l’incisione delle Sonate di Ysale menzionata come migliore registrazione mai effettuata di queste opere, un cd dedicato alla musica di Kreisler scelto come Editor’s Choice nell’edizione del “Gramophone Magazine” (2001) – unico solista nella recente serie dei Masterworks della BBC Television, esibitosi con il suo Stradivari “Falmouth” del 1692 nel Concerto Elegiaco di Berg con la Sinfonica della BBC diretta da Sir Andrew Davis, i prossimi appuntamenti lo vedono impegnato con l’Orchestra del Festival di Budapest a Parigi, Dublino, Tokyo.

Iniziati gli studi nell’84 all’Accademia Musicale Ferenc Liszt, già nell’85 premio speciale al “Concorso Pianistico della Radio Ungherese” e Primo Premio al “Concorso di Musica da Camera Leo Weiner” di Budapest, vincitore nel ’91 del “Concorso Geza Anda” di Zurigo, l’ungherese Dénes Varjon debutta venticinquenne alla Salzburger Festspiele con la Camerata Accademica Salzburg diretta da Sandor Vegh, e da allora è considerato fra gli artisti ungheresi più importanti della sua generazione. Esibitosi a Vienna, Berlino, Londra, Praga, Zurigo, spesso è ospite di rilevanti festival internazionali (il Salzburger Festspiele, il Kissinger Sommer, l’Ittinger Konzerttage di Andras Schiff in Svizzera, il Festival di Lucerna, il Festival Maribor, Biennale di Venezia), suonando con le principali orchestre, e su desiderio esplicito di Sir Georg Solti è stato invitato ad eseguire la “Sonata per due pianoforti e percussioni” di Bartok con Andras Schiff, Evelyn Glennie e David Corkhill al Barbican Centre di Londra. Musicista da camera con vari artisti e formazioni (Miklos Perenyi, Boris Pergamenschikov, Steven Isserlis, Radeva Vlatkovic, i Quartetti Carmina, Takacs ed Endellion, il Wien-Berlin ed il Sandor Vègh), dal ’94 insegnante all’Accademia Musicale di Budapest, nel ’97 ha ricevuto il Premio Liszt dal Governo ungherese. Fra le registrazioni al suo attivo, il recente “Hommage à Paul Klee” di Sandor Veress, con Schiff, Heinz Holliger e l’Orchestra del Festival di Budapest (1998) e “Hommage a Géza Anda” (2001). Il costo dei biglietti è 13 euro (intero), 8 euro (ridotto per abbonati Stag. Serale, soci Ideanet, Club la Repubblica e Touring Club, studenti Conservatorio e Corso Universitario in Discipline della Musica).

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