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Addio a Salvatore Licitra, l'erede di Pavarotti

I medici del Garibaldi di Catania hanno accertato ieri notte la morte per ischemia cerebrale. I suoi organi hanno già salvato tre pazienti siciliani

  • 6 settembre 2011

Una prematura scomparsa nel mondo della lirica. Si è spento all'età di 43 anni, Salvatore Licitra. Il tenore era stato ricoverato sabato 27 agosto quando fu colpito da un malore che ne provocò la caduta dallo scooter sul quale viaggiava con la fidanzata per strade di Donnalucata (Ragusa).

Licitra si trovava in Sicilia per una breve vacanza, durante la quale avrebbe ricevuto il Premio Ragusani nel Mondo. Al momento dell'incidente è stato trasportato presso l'ospedale Garibaldi di Catania in gravi condizioni e dopo i controlli i medici gli hanno diagnosticato un'ischemia cerebrale. Nella nottata di ieri, l'equipe del reparto rianimazione ha accertato la morte del cantante lirico. I familiari hanno firmato il consenso per l'espianto degli organi.

Salvatore Licitra era originario di Berna, mentre i suoi genitori erano di Acate, un piccolo comune di poco meno di 10 mila abitanti nel ragusano. All'età di 19 anni inizio a studiare canto presso l'Accademia musicale di Parma e i Corsi Berdiani. Dopo otto anni di studi, inizialmente come artista del coro, abbandonò il suo vecchio maestro di canto per passare sotto l'ala di Carlo Bergonzi presso la scuola di Busseto. Debuttò a Parma nel 1998, poi numerose altre esibizioni nei principali teatri italiani e internazionali, come La Scala di Milano, quando cantò di fronte al grande pubblico la Tosca diretta da Riccardo Muti. La consacrazione internazionale avvenne nel 2002, al Metropolitan di New York, quando il Licitra fu chiamato a sostituire Luciano Pavarotti sempre per la Tosca.

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La camera ardente sarà aperta martedì 6 e mercoledì 7 settembre, dalle ore 15 alle ore 21. «Gli organi donati dal tenore hanno già salvato la vita di tre pazienti in lista d'attesa», comunica il centro regionale trapianti. Il fegato è stato utilizzato all'Ismett di Palermo per un paziente di 53 anni di Catania. Nello stesso centro trapianti palermitano il rene sinistro è stato utilizzato per un 57enne del capoluogo siculo; l'altro rene, invece, è andato ad un paziente di 37 anni di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Cuore e polmoni non sono stati prelevati poiché inutilizzabili. Le cornee sono state depositate alla Banca degli occhi dell'ospedale Cervello di Palermo, dove verranno messe in coltura per essere utilizzate in un secondo momento.

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