ATTUALITÀ
"Abbattiamo il muro di Parco Uditore" di Palermo: 500 firme per un secondo ingresso
La petizione è da firmare online sul sito internazionale Change.org ed è rivolta al Presidente della Regione siciliana: a condurre la battaglia l'attivista Giovanni Callea
Il muro del Parco su via Uditore a Palermo
L'idea è di aprire un varco su via Uditore, dove c'è oggi un muro: abbattere il muro significa favorire l’accesso ai bambini delle scuole del quartiere, favorire l’accesso al parco ai disabili del quartiere, ridurre l’attraversamento pedonale su via Uditore estremamente pericoloso, ridurre l’ingorgo su piazza Einstein nelle ore di massima fruizione del parco.
Parco Uditore era un deposito dell’Agip nel quale venivano nascosti i carburanti durante la seconda guerra mondiale. Considerato obbiettivo sensibile a protezione dell’area venne costruito un grande muro protetto da rete e filo spinato.
Il muro difendeva depositi di carburante durante la guerra, oggi si erge contro i cittadini e i residenti. Quel muro oggi separa il quartiere dal suo parco. L’area oggi è di proprietà della Regione siciliana ed è al Presidente che la petizione è indirizzata.
Alla fine della petizione ecco elencati gli ideatori: Maria grazia Carini, Giovanni Callea, Bilello Fabrizio, Concetta Amella, Eugenio Oreto, Veronica Anastasio, Viviana Lo monaco, Giovanni Di Grigoli, Simona Di Gesù, Calogero Picone, Antonino Anello, Giuseppe Fecarotta, Ninni Spallino, Massimiliano Trezza, Barbara Cannata, Daniele Di Gesù, Pietro Giaimo, Humberto Novara, Germana' Salvatore A., Francesco Tulone, Mauro Plescia, Giampiero Marchetti, Daniela Morfino, Nicolay Catania, Giovanni Gambino, Michela Bongiorno, Davide Cunsolo, Donato Corona, Gioele Errera, Daniela De Santis, Carmelo Mineo, Luigi Scarpello.
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