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A San Vito il “Cous cous Fest”

Sul versante degli happenings, il tramonto trasformerà San Vito nel palcoscenico a cielo aperto del “Cous cous Live Music”, promossa dalla Compagnia Nuove Indye

  • 20 settembre 2004

Narra la leggenda che per curare re Salomone, il quale perdutamente innamorato della regina di Saba passava notti insonni smaniando e deperendo a vista d’occhio, il medico di corte preparò un sapiente impasto di semola di grano duro insaporito da alcune essenze vegetali: grazie ad esso il sovrano, ripreso vigore, potè finalmente regnare in pace. Nacque così il cous cous, piatto mediterraneo all’insegna del quale anche quest’anno avrà luogo il “Cous cous Fest”, giunto alla sua settima edizione, che per sei giorni, dal 21 al 26 settembre, animerà con musica, gastronomia e tradizioni le vie del piccolo centro marinaro-turistico di San Vito Lo Capo, nel trapanese. Designata “capitale internazionale del cous cous” dalla Carta Internazionale siglata l’anno scorso, San Vito vedrà chef provenienti da quattro continenti (Africa, Asia, Europa e Sud America) cimentarsi nella consueta gara gastronomica che ospita delegazioni ufficiali di Brasile, Costa d’Avorio, Marocco, Senegal, Tunisia, Italia e, quarto anno consecutivo, pure Israele e Palestina, nonché possibilmente la Libia, dove il cous cous è piatto nazionale. A giudicare questi specialisti del cous cous una qualificata giuria internazionale presieduta da Enzo Vizzari (giornalista enogastronomico e curatore delle guide de “L’Espresso”) e composta da giornalisti, opinion leader del mondo della cultura, dello spettacolo, del turismo e dell’enogastronomia e redattori di testate di settore, italiani e stranieri (fra cui i corrispondenti de The Times, The Economist, Le Monde), per assegnare al termine della due giorni gastronomico-culianaria il premio “Miglior Cous cous 2004”.

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Nel corso degli anni questo piatto a base di grano duro è divenuto “piatto della pace”, latore di significati simbolici e rituali di amicizia e fratellanza legati alla cultura mediterranea, unendo mondi e popoli diversi nel segno dell’integrazione e dello scambio. E come la speziata pietanza, anche il calendario eventi ha un sapore sfizioso e stuzzicante. Oltre ai dibattiti e ai workshop internazionali, sul cui tema “Cous cous Fest come case history di marketing culturale per la promozione territoriale” discuteranno esperti, nutrizionisti ed antropologi, verranno allestiti in perfetto stile mediterraneo “Cous cous dal Mondo” ed “Expo villane”, due villaggi gastronomici per testare il cous cous nelle varianti offerte dagli chef in gara, da abbinare alla migliore proposta agroalimentare ed enologica siciliana. Il laboratorio permanente “Casa del Cous cous sanvitese”, permetterà di seguire tutte le fasi di lavorazione della specialità e degustarne la versione sanvitese elaborata nei secoli dalla tradizione locale e trapanese. Così come in laboratori, corsi di cucina, approfondimenti con esperti e nutrizionisti e serate a tema parallelamente si snoderà l’itinerario del gusto curato da Vittorio Castellani (alias Chef Kumalè, giornalista gastronomade esperto delle cucine del mondo), alla scoperta di prodotti agroalimentari di qualità da accostare ai migliori vini locali: “La Provincia di Trapani à la carte” con specialità gastronomiche trapanesi, l’area “Dolcemente Sicilia” dove il palato si delizierà con leccornie della tipica pasticceria siciliana (cassatelle, cannoli, cassate e dolci di mandorla accompagnati a vini liquorosi delle isole minori), “Metti una sera a cena” con chef d’autore ai fornelli e “Mediterraneo à la Carte” con officine gastronomiche aperte al pubblico per gustare la cucina multietnica del Mediterraneo.

Sul versante degli happenings, il tramonto trasformerà San Vito nel palcoscenico a cielo aperto del “Cous cous Live Music”, terza edizione della rassegna promossa dalla Compagnia Nuove Indye, con concerti e spettacoli d’intrattenimento nel segno dell’integrazione di stili diversi, in un mosaico di sonorità: ritmi tribali, suoni antichi e moderni, influssi etnici, reggae e rock. Protagonista la world music nazionale ed internazionale, il palco allestito ogni sera alle 21 in Piazza Santuario sarà inaugurato martedì 21 dai Nuklearte, gruppo siciliano nato dal connubio fra Ramya e Maurizio Cocuzza, mentre il 22 sarà di scena il reggae di Kaas, mix d’atmosfere e ritmi imprevedibili ed affascinanti. Il 23 sarà la volta del soulman partenopeo Enzo Avitabile, sound nato a Napoli ma fuso con le melodie ed i sapori dell’Algeria in uno straordinario incontro multirazziale, mentre venerdì 24 toccherà ai siciliani Agricantus, fra le formazioni europee più note della world music internazionale. Serata votata alla risata sabato 25 con Cinzia Leone, attrice, autrice e comica romana che presenta ‘‘Rodimenti’’, spettacolo di cabaret sui crucci e le manie del popolo italiano. La rassegna si chiuderà domenica 26 con l’etno-rock degli Ex Kunsertu.

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