CRONACA
Le storie (al freddo) nei luoghi dei senzatetto: viaggio per le strade di Palermo
Li incontri in giro ma spesso non conosci le loro storie e con queste temperature il pensiero va subito a loro. Un reportage sui senza fissa dimora della città
Un gruppo di volontari aiuta un senzatetto a Palermo
Loro sono i senzatetto di Palermo. Balarm ha fatto un viaggio tra le vie della città, scoprendo le storie di coloro che tutti noi incrociamo per strada.
Secondo i dati forniti dalla Caritas di Palermo, erano circa 182 i senza dimora nel 2023 (il report del 2024 deve essere ancora stilato) in città, di cui 74 quelli che vivono per strada. Tra dicembre e gennaio invece si è assistito ad un incremento delle presenze nella zona della stazione centrale, ma come riferiscono i volontari, si tratta di persone di passaggio, vista la stagione invernale.
«Importante differenza che abbiamo notato negli ultimi mesi è una maggiore richiesta di aiuti, soprattutto di generi alimentari, da parte di una fascia di età più giovane rispetto al solito» spiega Giuseppe Giambusso della Caritas di Palermo.
«Ci sono senzatetto che sono stazionari e si trovano, sempre, nello stesso posto. Altri, invece, vagano», racconta Giampaolo Reina, medico in pensione, presidente Avopas e volontario della Comunità di Sant’Egidio.
Proprio all’inizio di via Roma, a circa 50 metri, stazionavano due persone che, nel giro di pochi giorni sono diventate 6. Nelle ultime settimane, invece, un senzatetto vive sotto un balcone in via Leopardi.
«Li aiutiamo con del cibo caldo – spiega Reina -. Prepariamo noi stessi i pasti caldi. Scatta in noi un grande senso di dovere morale di non abbandonarli. Un’altra cosa assolutamente meravigliosa per noi è come loro riescano a riempire la nostra vita di emozioni costruttive».
Ci sono, poi, dei punti dove i senzatetto di Palermo si raccolgono, come sotto i portici della Camera di Commercio: in 7 dormono lì.
«Di giorno, magari, si muovono e vediamo le coperte che utilizzeranno la notte. Ma la sera, verso le 21, sono lì che tornano per riposare – precisa il presidente Avopas -. Altri stazionano in Piazza Kalsa e sono circa dieci. E, ancora, nelle vicinanze, un fratello di strada vive con un ombrellone e una gallina che gli fa compagnia».
Altre 4 persone stazionano vicino all’ospedale di Villa Sofia. Altri ancora, invece, dentro i vagoni in disuso della stazione centrale. Mentre 6/7 persone si trovano in Piazza XIII vittime: le possiamo trovare sedute sulle panchine e hanno sempre un’interazione con le persone del quartiere che, generalmente, li accettano molto bene. Ci sono altre 3 persone, invece, che, ogni giorno, vediamo tra Piazzale Ungheria e Via Ruggero Settimo.
Tutti possiamo aiutarli con cibo o, vista la stagione invernale, coperte, vestiti e pasti caldi.
Sebbene li vediamo quotidianamente, non conosciamo le loro storie.
C’è, per esempio, Marco (nome di fantasia), 49 anni, proveniente da una famiglia numerosa, ben 10 fratelli. Cresciuto in un istituto educativo, dove racconta di aver subito violenze e atti di bullismo. È scappato da quel posto. Oggi vive in una piazza di Palermo e afferma di dormire, su una panchina, con un fratello di strada. Non riesce più a vivere da solo perché ha paura. Oggi cerca un lavoro. Speriamo che la sua storia abbia un lieto fine.
E, poi, c’è il "buon" Francesco (altro nome di fantasia). Vive in una roulotte in città. È un ragazzo di circa 30 anni molto dolce. Come raccontano i volontari, è stato buttato fuori di casa. Gli sono stati tolti i documenti e, oggi, vive senza acqua e luce. I volontari hanno aiutato il giovane indifeso. Ma tanto ancora può essere fatto per lui e per chi si trova a vivere la sua stessa situazione.
Proprio per aiutare i senzatetto, ci sono diversi servizi messi in campo dal Comune di Palermo: «Sono attivi i poli diurni e notturni per l’accoglienza di persone fragili e in povertà, al cui interno opera anche l’Unità di strada funzionale all’aggancio relazionale condivisa in equipe con la Croce Rossa - precisa l’assessore alle Politiche sociali, Rosi Pennino -. All’interno, oltre all’ospitalità, si realizza un servizio di presa in carico ed accompagnamento all’autonomia con percorsi di housing led e tutti gli aspetti amministrativi relativi al rilascio della residenza virtuale».
«Inoltre sempre sul piano dell’ospitalità emergenziale – prosegue l’assessore - tutti i dormitori di primo livello sono attivi in regime di accreditamento. Alcuni di questi svolgono solo ospitalità notturna emergenziale e da pochissimo, per volontà di questa amministrazione, hanno aderito alla richiesta di svolgere anche servizi diurni ampliando la loro funzione.
Sono attive, inoltre, ulteriori unità di strada accreditate al Comune. Di recente, poi, abbiamo aggiudicato una gara per un’unità di strada emergenziale con servizio di pronto intervento sociale h24».
Sta per partire anche il reddito alimentare. «Inoltre - aggiunge Pennino -, consapevoli che il tema dei senza dimora non sia solo un tema sociale ma anche sanitario, visto che nel 90% dei casi si tratta di persone con fragilità psichica, doppia diagnosi e storie di dipendenza, ci siamo presentati come Comune per l’aggiudicazione di un fondo che porta il nome di “Integra”, proprio per realizzare equipe multi professionali con figure sociosanitarie di modo da poter realizzare quelle strategie di aggancio adatte a convincere coloro che spesso rifiutano i dormitori o qualsiasi forma di aiuto.
Nel nuovo servizio dei poli diurni e notturni che partirà a breve sul finanziamento Pon metro 21/27 due sono le novità: la possibilità di ospitare i cani che spesso sono al seguito di queste persone e l’aggancio a percorso di formazione funzionale all’inclusione lavorativa», conclude l’assessore Pennino.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Lo sfarzo a Palermo, poi il furto e la crisi: i gioielli perduti di Donna Franca Florio