CULTURA
Lavorare nella cultura, in Italia si può: il Ministero assume laureati e diplomati
Il bando in uscita rappresenta il primo passo verso le oltre cinquemila assunzioni in programma: in uscita il 9 agosto il bando apre le porte a 1052 nuovi vigilanti
Fori Imperiali, Roma
L’assunzione quindi riguarderà gli addetti per l’assistenza al pubblico i quali dovranno occuparsi della prima accoglienza dei visitatori – per esempio gestendo la biglietteria – e assicurare la sorveglianza dei beni esposti nel luogo in cui presteranno servizio.
La seconda procedura di assuzioni vedrà altre 250 unità, tra le 500 unità già previste dalla Legge di bilancio 2019, con qualifica dirigenziale di III area funzionale e settore funzionario-amministrativo: la laurea, in questo secondo caso, è d’obbligo.
A dirlo è stato il Sottosegretario ai Beni Culturali, Gianluca Vacca che ha annunciato che entro luglio 2019 verranno pubblicati i primi bandi di concorso del Ministero dei Beni Culturali per l’assunzione quindi di 2.052 figure tra il 2019 e il 2020.
«Stante l’incidenza sull’organico del Ministero dei Beni Culturali degli interventi normativi concernenti forme di pensionamento anticipato, come Quota 100 e Opzione Donna - continua il Sottosegretario - e tenuto conto dell’età media dei lavoratori in servizio presso il Ministero, appare verosimile ipotizzare nel triennio 2018-2020 che un ampio contingente di circa 6mia unità di personale potrà raggiungere i requisiti anagrafici e contributivi necessari per il pensionamento».
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