STORIE
Lascia la cattedra, vola in Australia e torna in Sicilia: la storia di Elisa (e delle sue api)
Tra volontariato, amore per gli animali, attività agricola e passione per lo studio, Elisa è una giovane donna siciliana che ha imparato da sola a rialzarsi e ce l'ha sempre fatta
Elisa Cerrito
Parliamo di Elisa Cerrito, classe '85, messinese, apicoltrice e imprenditrice. Elisa gestisce un'azienda agricola, ''Il Melograno'', con due sedi operative, una a Motta d'Affermo, in provincia di Messina, e una a Garlasco, in provincia di Pavia.
Grazie alla sua attività, coniuga due delle sue grandi passioni, l'amore per il volontariato e l'amore per la natura, infatti la sua azienda è una fattoria sociale.
«L'obiettivo del Melograno, nonostante le difficoltà, - spiega - è non snaturare mai l'idea di fattoria sociale, attraverso attività di laboratori e progetti. Non è un'azienda che produce fine a se stessa».
Andiamo per ordine.
«Ho finito il dottorato di ricerca a Messina, nel 2014, avevo deciso di intraprendere la carriera universitaria - racconta -. Poi contestualmente ho deciso di dedicarmi al volontariato, per poter essere utile agli altri e poter essere da esempio».
Attraverso la tesi di dottorato, ha la possibilità di approfondire la valorizzazione dei beni culturali, facendo ricerca sui mulini ad acqua dei Peloritani e dei Nebrodi.
«Facevo ricerche inerenti alla natura, mappavo gli antichi mulini ad acqua. Amo studiare e fare ricerca, inoltre ero molto vicina ai ragazzi, mettevo le mie competenze a servizio degli studenti», aggiunge.
Per fare chiarezza sul futuro, nonostante sia una persona molto determinata, decide di vivere per un periodo - più di sei mesi - in Australia e svolgere i ruoli di tutor di italiano in un college privato e di volontaria in una farm.
Grazie al viaggio in Australia si rende conto che il contatto con la natura è fondamentale per lei. «Lì ho capito che i miei ritmi personali sono più vicini a quelli della madre terra, rispetto a quelli delle città frenetiche», ci racconta.
Una volta tornata in Italia, ricomincia il volontariato per l'associazione Exodus, prima incentrato solo sul trekking e sulle attività ricreative, invece in quell'occasione si dedica anche a una campagna olearia.
«Durante quell'esperienza ho notato che anche i ragazzi mi cercavano, non solo gli educatori. Nel 2016 mi trasferisco a Garlasco, in comunità fondazione Exodus, lavoravo e studiavo. L'attività agricola diventa la mia responsabilità principale, perché mi mettono a capo dell'orto e dell'azienda zootecnica», ci racconta.
Nel frattempo diventa anche educatrice. Così, grazie a queste esperienze di volontariato e attività agricola, nel 2016 nasce l'azienda agricola ''Il Melograno'' a nome di Elisa, con la fondazione Exodus come partner ufficiale.
Nel 2018 decide di tornare in Sicilia e rimettere in sesto l'azienda dismessa del nonno, che era stata completamente distrutta dall'incendio del 16 giugno 2016.
«Prendo in mano una situazione degenerata, mi metto a capo dell'azienda di famiglia. Abbiamo ripristinato l'uliveto, il frutteto, il vigneto, tutta la parte distrutta.
Grazie all'incontro con un giovane della mia zona, Riccardo, dal 2018 siamo anche apicoltori e facciamo anche Api-pet didattica, ovvero sensibilizzazione per rispettare e conoscere il valore delle api».
Il suo obiettivo principale è sempre l'impegno sociale: «Ai soggetti svantaggiati si rivolge anche la sede siciliana, che è gestita da me con dei partner a tempo determinato.
Prima il volontariato era rivolto prettamente ai tossicodipendenti, ma adesso il servizio sociale si è allargato ad altre fasce di soggetti, tra virgolette, svantaggiati», ci racconta.
La sua azienda produce olio extravergine d'oliva, nocciole, origano siciliano, miele, trasformati da prodotti orticoli quali marmellate, composte, conserve, passate, salse dolci e salate e sciroppi.
Tra volontariato, amore per gli animali, attività agricola e passione per lo studio, Elisa è una giovane donna siciliana da prendere come esempio, perché continua a custodire il rispetto per gli altri e l'amore per la natura, e da essa impara una lezione fondamentale, che è il suo motto.
«La mia parola d'ordine è resilienza, l'ho imparato dalla natura, perché nonostante la proprietà dei miei nonni fosse stata distrutta, poi l'erba è ricresciuta. La forza della natura mi ha dimostrato che si può continuare, ci si può rialzare, basta avere determinazione».
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