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Tra cavallucci marini e meduse: la "vita segreta" del mare siciliano svelata da un fotografo

È tra i primi dieci italiani nella classifica dei Safari Subacquei e nelle sue fotografie c'è tutta la poesia della biodiversità: gli scatti irripetibili di Giovanni Ombrello

  • 14 maggio 2019

Nel mare per stupirsi non serve raggiungere gli abissi ma basta saper guardare per scoprire, già a pochi metri dalla superficie, quello che custodisce.

Un subacqueo, Giovanni Ombrello, palermitano che ama definirsi "linosano d'adozione", dato che trascorre tutti e tre i mesi estivi sulla piccola isola vicina a Lampedusa, ci accompagna alla scoperta dell'affascinante mondo marino siciliano.

Giovanni è tra i primi dieci italiani per i safari fotografici subacquei, un vero e proprio campionato della Fipsas, una branca del CONI.

I suoi movimenti in mare sono lenti e silenziosi, sa che deve farsi accettare e si integra con l’ambiente che lo circonda, la sua fotocamera scruta il fondo alla ricerca dell’inusuale: le sue fotografie lasciano a bocca aperta perché capaci di cogliere momenti irripetibili della vita sottomarina.

La biodiversità dei mari siciliani è anche cultura avendo determinato i connotati antropologici della pesca e della gastronomia dell’isola e rappresenta una grande prospettiva economica per il turismo azzurro e per le biotecnologie, ma questa ricchezza di vita è oggi messa a rischio dall’inquinamento, dai rifiuti e dalle microplastiche, che troviamo nel 50 per cento degli organismi, dalla pesca illegale, dalle specie aliene, dal cambiamento climatico e persino da un’attività subacquea spesso irrispettosa dell’ambiente.

«Sono un appassionato di biologia anche se non sono un biologo - racconta Giovanni - Con l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) partecipo ad un progetto per l'identificazione delle specie invasive e aliene che adesso abitano nel Mediterraneo a causa del riscaldamento del clima. Il nostro mare sta cambiando sta cambiando, l'obiettivo di questo progetto è quello di divulgare una brochiure per salvaguardare il nostro ecosistema».
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