NUOVI SPAZI
La "Villa del Gattopardo" rinasce a Palermo: la storica dimora riapre le porte alla città
Il restauro, curato da Tommaso Dragotto, fa risplendere una delle più importanti dimore che oggi diventa location d’eccellenza per il turismo internazionale
Una delle ville storiche più belle e importanti di Palermo torna all'antico splendore e viene restituita alla città.
Parliamo di Villa Lampedusa, la storica dimora situata nella Piana dei Colli del capoluogo siciliano e appartenuta alla famiglia dei Principi di Lampedusa fino all’ultimo discendente, Giuseppe Tomasi, che oggi torna in tutta la sua settecentesca magnificenza con il nome di Villa del Gattopardo.
Riqualificata privatamente grazie alla volontà e agli investimenti di Tommaso Dragotto, attuale proprietario del bene, ha subito un minuzioso lavoro di restauro sotto la cura della Soprintendenza ai Beni Culturali durato oltre due anni.
«Quando decisi di restaurare Villa del Gattopardo non immaginavo la mole di lavori e di impegno che avrebbe richiesto - dichiara Tommaso Dragotto – ma il risultato attuale e l’immensa soddisfazione di aver potuto ridonare alla città una delle sue ville più importanti mi hanno ripagato di ogni fatica.
Oggi questa splendida residenza riapre come location d’eccellenza dedicata ad un’esclusiva e raffinata ospitalità per una clientela internazionale. La villa dunque non è visitabile, ma verrà aperta al pubblico solo per specifiche iniziative, ad esempio nell'ambito del festival "Le Vie dei Tesori" nonchè in occasione di mostre ed esposizioni.
Al suo interno 10 ampie suites, arredate con eleganti mobili d’epoca accolgono gli ospiti in un’atmosfera sospesa nel tempo dove ogni oggetto racconta la sontuosità della nobiltà siciliana e la raffinatezza del loro modo di vivere.
La dimora si trova in un punto strategico del capoluogo siciliano, immersa nel verde della Piana dei Colli di Palermo, a pochi chilometri dalla zona balneare di Mondello e dal centro città, gode di un ampio parco lussureggiante anch’esso recuperato nel rispetto della flora locale.
Un agrumeto ed il giardino degli odori conferiscono tutto il fascino delle antiche residenze estive tipiche dell’aristocrazia siciliana.
L’ampia corte d’ingresso è caratterizzata da uno scalone a doppio braccio che conduce al piano nobile con i classici saloni a enfilade: la pavimentazione originale, gli affreschi del Fumagalli e gli stucchi arricchiscono fastosamente ogni sala il cui arredamento, rigorosamente autentico, è stato accuratamente scelto in base al gusto ed alle mode del tempo.
A curare il restauro della villa è stato l’Ekklesiasterion Restauro Conservativo.
Un lavoro svolto grazie alla collaborazione di diverse squadre, tecnici preparati, maestranze specializzate, restauratori e continui dialoghi con i tecnici dell’alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo, ma principalmente con una Committenza illuminata come il dottore Tommaso Dragotto.
«È stato un prezioso momento di studio sotto l’aspetto storico, artistico e conservativo - spiega la restauratrice Katia Balistreri -, nella consapevolezza dell’importanza che riveste il salvaguardare tali uniche e irripetibili testimonianze».
In questa casa Giuseppe Tomasi, ultimo discendente diretto dei Principi di Lampedusa, immaginò le vicende di Don Fabrizio Salina, protagonista del celebre romanzo "Il Gattopardo", evocando le memorie della sua infanzia, il profumo della zagara e la calura estiva delle estati siciliane.
La proprietà gode inoltre di una intima SPA a disposizione degli ospiti e, su prenotazione, aperta anche per la clientela esterna, con spettacolari volte a crociera.
Il parco di Villa del Gattopardo è stato pensato come un luogo di quiete e di bellezza, uno spazio aperto dove godere dei colori e dei profumi stagionali.
Qui si trova la vera attrazione della Villa, unica nel suo genere in Europa: una spettacolare fontana danzante tanto maestosa nella struttura quanto delicata e commovente nella sua movimentazione.
Gli zampilli della fontana si animano all’imbrunire, dando vita ad un crescendo orchestrale al seguito di una danza morbida e sinuosa sulle note dei valzer più famosi ed emozionanti. Le luci, cangianti in base ai movimenti dei getti d’acqua, trasfigurano la realtà intorno, evocando atmosfere oniriche e danze fiabesche al chiar di luna.
Un’apoteosi di giochi d’acqua, di effetti luminosi, di colori, di melodiose armonie musicali, di emozioni che soltanto chi avrà il privilegio di soggiornare in questo luogo potrà vivere.
Villa del Gattopardo è sede della Fondazione Tommaso Dragotto, istituzione nata nel 2016 che ha come scopo iniziative di promozione artistico-culturali e di utilità sociale, divulgando l’etica d’impresa propria dei valori perseguiti dal suo fondatore.
Sono quindi previste iniziative artistiche come esposizioni e mostre, nonché attività sociali per promuovere e diffondere la cultura come valore inalienabile di civiltà e sviluppo.
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