ARTE E ARCHITETTURA
La storia senza tempo dei carretti siciliani: la bottega in cui nascono i racconti illustrati
La storica bottega di via Finocchiaro Aprile a Bagheria è stata istituita nel 1895. Ha resistito agli urti del tempo, collezionando sempre riconoscimenti e attestati di stima
Michele Ducato - foto di Sebastiano Lo Buono
Una delle più fervide nonché storica bottega è certamente quella di Michele Ducato che si trova in via Finocchiaro Aprile a Bagheria. Istituita nel 1895 dal nonno di Michele, la tradizione e l'arte vengono tramandate di padre in figlio da quattro generazioni, fino ad arrivare a lui che con passione ed entusiasmo continua la tradizione di famiglia.
«Ho assistito ai vari step in cui il carretto ha assunto nuove forme - racconta Michele Ducato che oggi ha 47 anni e bazzica nella bottega di famiglia da quando aveva 5 anni -. Da mezzo di trasporto negli anni '80 è diventato oggetto d'arte. Ricordo con precisione, ci fu un momento in cui tutto cambiò, nel 1985 ci fu una mostra a Palazzo Fatta dal titolo "Forme e colori del carretto siciliano" fortemente voluta dal professore Buttitta e Pasqualino. Il carretto diventò il simbolo delle tradizioni popolari».
L'ultimo in famiglia a godere di stima e fama internazionale è proprio Michele che, grazie alla collaborazione con gli stilisti siciliani Dolce e Gabbana, vive un nuovo momento di trasformazione della figura del carretto siciliano.
«Grazie a loro il carretto è diventato un oggetto cool, in tutto il mondo si riscoprono innamorati dell'arte siciliana, del carretto, dei suoi colori. Prima della linea Dolce e Gabbana dedicata alla Sicilia i committenti erano le istituzioni pubbliche, i collezionisti, i professionisti, adesso invece è il mondo della moda che mi cerca».
Quella dei Ducato è una delle famiglie storiche ancorate alla tradizione ma che adora l'approccio con l'innovazione. «Le scene che si dipingono nei carretti sono una sorta di racconto illustrato - continua Michele - che andava girando. Si predilige il ciclo carolingio con Orlando, Rinaldo, Angelica e tutta l'opera dei pupi, ma ci sono anche altri temi, come quello sacro ad esempio la vita di Santa Genoveffa o scene di caccia o quelle tratte dalla storia delle crociate».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
Il borgo in Sicilia che "vive" in simbiosi col mare: la spiaggia ti incanta al primo sguardo