CRONACA
La storia infinita del Parco "Libero Grassi", qualcosa (forse) si muove: sì alla bonifica
Primo passo per il recupero dell'area di Acqua dei Corsari intitolata all'imprenditore ucciso dalla mafia. Il Comune approva il progetto esecutivo dei lavori
Il Parco Libero Grassi, a Palermo
Si tratta dell'ampia area sul lungomare di Acqua dei Corsari (quasi alla fine di via Messina Marine), che da anni versa nel degrado più totale, con tanto di discarica di materiale edile e ingombranti di ogni tipo. Il provvedimento - spiega il Comune - è un passaggio propedeutico affinché il progetto, che consentirà la bonifica di un'importante area della città, possa essere mandato in gara. L'importo complessivo per la realizzazione dell'intervento è di circa 11 milioni e mezzo di euro.
«Dopo aver salvato in extremis le risorse necessarie per la bonifica e recuperato ritardi che si sono accumulati negli anni, l’amministrazione prosegue, come da cronoprogramma, il percorso che porterà all’intervento nell’area del Parco Libero Grassi.
Dopo tanti proclami a cui sono seguite solo parole ma mai fatti, nel 2005 fu deciso per l’anno successivo l’inizio dei lavori urgenti per mettere in sicurezza l’area. Il progetto di ingegneria ha messo in atto tutti gli interventi utili per fermare l’erosione della costa congiuntamente a un progetto di architettura del paesaggio che ha portato alla realizzazione di un teatro all’aperto, sentieri e sistemazione a verde con centinaia di alberi e piante.
I lavori furono conclusi nel 2008 e collaudati nel 2009. Dal 2009 l’area fu nuovamente abbandonata, in un rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione e una farraginosa serie di verifiche dello stato del terreno che ha portato via 7 lunghi anni.
Tutto quanto realizzato finì per restare vittima del vandalisimo e dell'incuria più totale e l'area risanata restò di fatto inutilizzabile, anzi tornò a essere una discarica abusiva.
Ogni anno un comitato di cittadini, insieme alla famiglia Grassi, il 29 agosto, giorno dell’anniversario del delitto di Libero organizza manifestazioni per sensibilizzare le istituzioni.
Lo scorso agosto, in concomitanza con le celebrazioni per l'anniversario dell'uccisione di Libero Grassi, la figlia dell'imprenditore, Alice, prese una posizione ferma: se entro l'anno non parte la bonifica, via il nome di mio padre dall'area.
D'altronde come hanno sottolineato più volte i figli di Libero, Alice e Davide, doveva essere simbolo di riscatto e invece rimane ancora simbolo di degrado.
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