AMBIENTE
La spiaggia di San Vito Lo Capo, il turismo e l'idea di costruirci sopra: che succede?
Un paradiso in pericolo secondo residenti e frequentatori abituali della spiaggia: 115mila metri quadrati potrebbero essere trasformati in porto dalla “Marina bay srl”
La spiaggia di San Vito Lo Capo
La “struttura portuale turistica per la nautica da diporto” nascerebbe su una cementificazione di 115mila metri quadrati (tra spiaggia e mare) che sarebbe gestita per 48 anni.
L'area sarebbe suddivisa in oltre 63mila metri quadrati da realizzare sul mare, 43mila nel demanio marittimo e oltre 8mila in un’area di proprietà comunale, dove ogni anno vengono organizzate manifestazioni internazionali come il Cous Cous Fest e il Festival degli aquiloni.
I cittadini non ci stanno e si dichiarano pronti alla rivolta: petizioni, delibere di giunta e di consiglio raccolgono le istanze di migliaia di persone ma anche incontri fra associazioni che dicono di no.
La spiaggia mediterranea è nota ai turisti di tutta Europa - e non solo, l'anno scorso è stata la meta più ambita e giudicata "la spiaggia più bella d'Italia" - per le sue spiagge bianche e il mare caraibico.
Il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, si è fatto portavoce delle proteste sul progetto, anche se si tratta solo di una proposta e due consiglieri comunali, Giacomo Pappalardo e Giuseppe Catalano, hanno presentato una relazione dove "Si evidenzia una assoluta mancanza di un adeguato e indispensabile studio legato ai risvolti di natura anche economica sull’intero territorio comunale di San Vito lo Capo, Macari e Castelluzzo".
Il progetto della Marina Bay srl potrebbe anche favorire un altro tipo di turismo, ciò nonostante è realistico pensare che avrebbe impatti violenti sulla natura e il paesaggio con la perdita, d'altro canto, della fetta di turisti preferisce avere San Vito così com'è
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