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La quarantena che ispira: l'arte si ritaglia uno spazio anche tra le pareti di casa

Artisti e creativi a raccolta, fino al 30 aprile si può partecipare alla call "We are|Noi siamo" di Église per raccontare questo difficile (e nuovo) momento di isolamento

  • 26 marzo 2020

(foto di Simona Scaduto)

Artisti e creativi a raccolta: c'è tempo fino al 30 aprile per partecipare alla call "We are|Noi siamo" proposta da Église per raccontare, documentare e condividere questo momento di isolamento forzato e di forte cambiamento a cui di certo nessuno di noi era preparato.

Il Coronavirus ci sta mettendo alla prova, è assodato, tuttavia l'arte può (e deve) ritagliarsi uno spazio anche tra le pareti delle proprie case.

Dunque Église ha deciso di raccogliere le opere di chiunque voglia raccontare la quarantena secondo il proprio punto di vista e, soprattutto, utilizzando tutti i linguaggi e ogni tipo di sperimentazione possibile, sia linguistica che narrativa.

Quell'#iorestoacasa che ci è stato imposto dall'alto diventa così uno spunto per l'espressione di sé in un percorso che mette a frutto la creatività e l'ispirazione di ognuno indagando ogni possibile aspetto: i media, l’isolamento, le emozioni.

Una volta raccolto tutto il materiale, Église realizzerà un prodotto editoriale, una sorta di diario artistico che documenta questa condizione fuori dall'ordinario.

La call "We are|Noi siamo" è gratuita e aperta a tutti ed è possibile partecipare anche in anonimato o con uno pseudonimo. Ogni partecipante può inviare un massimo di 5 immagini e qualora ci siano anche testi questi dovranno essere in formato .doc (massimo 3mila battute, spazi esclusi).

Per maggiori informazioni e dettagli è possibile scaricare il regolamento della call a questo link.
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