MOBILITÀ
La perla barocca nel cuore di Catania tra chiese, stucchi e turisti: è pedonale o no?
Tra l'arco edificato in una sola notte e il cavallo senza testa ecco un altro mistero etneo: una volta per tutte va deciso se chiudere al traffico via Crociferi
Via dei Crociferi a Catania
Ma lì, proprio lì in via dei Crociferi, la situazione è diversa. C'è del magico, insomma.
No, non parliamo del suo magnetismo, fortissimo in appena 200 metri, non parliamo del celebre arco di San Benedetto, edificato - si dice - in una sola notte e nemmeno del rumore notturno degli zoccoli del cavallo senza testa, leggenda probabilmente inventata secoli fa dagli abitanti (per ragioni che è antropologicamente bello approfondire).
Stavolta la storia è contemporanea. E spiazzante, anche: poiché sarebbe risolvibile in un nonnulla e recherebbe giovamento al posto.
Spieghiamo meglio. Via dei Crociferi, da duemila anni strada sacra per i romani e per i devoti a Sant'Agata e perla urbanistica barocca inserita tra i patrimoni dell'Unesco, è da un po' di tempo al centro della polemica a causa del continuo traffico veicolare che la interessa.
Nonostante essa abbia le caratteristiche di una ZTL, e nonostante nel recente passato lo fu con tanto di dissuasori stradali (prima montati, poi smontati e infine - dicono voci - distrutti), via dei Crociferi e le sue quattro imponenti chiese non hanno pace.
Vi è infatti del malcontento tra gli esercenti, che hanno più volte segnalato il disagio, e tra i turisti in visita al sito, i quali spesso si trovano a dover fare slalom tra le autovetture e gli scooter in corsa o parcheggiati selvaggiamente.
Da parte nella neo amministrazione, tuttavia, sono arrivate le prime risposte, attivandosi innanzitutto con pattuglie di Polizia Municipale per presidiare la zona e imponendo al traffico le corrette limitazioni adatte a un luogo di interesse storico.
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