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La forma e il profumo ti portano subito in Sicilia: la ricetta dei biscotti della Monaca

Chiamati anche "sacre esse", sono nati nello stesso convento che ispirò Verga per "Storia di una capinera". Ecco come prepararli in casa

Francesca Garofalo
Giornalista pubblicista e copywriter
  • 4 novembre 2024

S di sapore, semplicità e storia. A Catania esistono delle specialità con alle spalle ben 1800 anni di vita: i biscotti della Monaca. Qualunque panificio o fornaio della città etnea dedica uno spazio in vetrina a questi biscotti secchi, riconoscibili dalla forma serpentina e quel profumo di anice che guida viaggiatori e catanesi.

Dichiarati prodotto tradizionale tipico con decreto Ministero dell'Agricoltura questi biscotti nascono nel Convento di Santa Chiara, lo stesso che pare abbia ispirato Verga per "Storia di una Capinera". Qui le monache di clausura, aiutate dalle suore laiche, li preparavano come sostegno economico della comunità religiosa oppure li distribuivano come offerta durante le feste religiose.

Dopo l’Unità d’Italia le aiutanti delle monache tornano a casa dalle loro famiglie e fra queste c’è la giovane Mara Messina. È lei che tramanda la ricetta a una nipote sposata con un produttore di biscotti. In poco tempo, le “sacre esse” diventano parte della quotidianità dei catanesi che non rinunciano a sgranocchiarle a colazione, merenda o durante uno spuntino last minute.
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Ti è venuta voglia? Ecco la ricetta per averli anche a casa tua.

Ingredienti
500 gr di farina 00
un pizzico di sale
10 gr di ammoniaca per dolci
50 gr di latte
15 gr di semi di anice
125 gr di strutto
100 gr di zucchero

Preparazione
Per prima cosa tritare i semi di anice e a parte riscaldare a fiamma bassa una parte del latte, dove sciogliere una volta tiepido l’ammoniaca. In un’altra ciotola miscelare la farina e lo strutto poco alla volta fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere lo zucchero, i semi di anice e l’ammoniaca sciolta precedentemente nel latte tiepido. Per ultimo, unire il latte rimanente e continuare a impastare fino a una consistenza liscia e omogenea.

Successivamente, dare la forma di un panetto e riporlo in frigo per circa un’ora coperto da pellicola.
Dopo l’attesa eccoci alla caratteristica S: stendere il panetto dando uno spessore di 1 cm, tagliare delle strisce lunghe circa 7 cm e dare la forma serpentina. Una volta pronti adagiare su una placca forno e cuocere in forno preriscaldato a 250° per 10 minuti. Sfornarli per pochi minuti e lasciarli raffreddare; infine dare un’ultima infornata a 160° per 15 - 20 minuti.

Conservazione (sempre se non vanno a ruba)
I biscotti della monaca a S, poiché privi di umidità si conservano a lungo. Basta riporli in un luogo fresco e asciutto che mantenga i profumi e la croccantezza. E se proprio non si riesce ricorda che l’accoppiata paradisiaca è quella con un bicchiere di passito o moscato di Sicilia.
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