CRONACA

HomeNewsAttualitàCronaca

La cultura siciliana in tutta Europa: Agrigento capitale tra arte, errori (e buche)

Vi raccontiamo i giorni antecedenti all'ufficializzazione e come è andata la cerimonia e come i cittadini accolgono questa occasione di valorizzare il territorio

Erminia Zaffuto
Assistente all'autonomia e alla Comunicazione a scuola
  • 20 gennaio 2025

Il centro storico di Agrigento

Ha ufficialmente inizio Agrigento Capitale della Cultura 2025. Al teatro Pirandello di Agrigento è stato ufficializzato l’inizio di quello che per la città può e deve rappresentare un trampolino di lancio.

L’evento culturale costituisce per Agrigento e per i comuni della provincia, l’occasione per mettere in risalto tutte le qualità, la bellezza e l’arte che fino ad oggi, sono state sfondo ma mai protagoniste.

In questi ultimi giorni, numerosi sono stati gli episodi imbarazzanti che hanno dovuto subire i residenti in città ma non solo, a partire dalla visione della cartellonistica stradale che ha avuto rilevanza sulla stampa nazionale, a causa di errori ortografici non indifferenti (che qualcuno avrebbe smentito) ma anche la presenza di importanti difficoltà nella viabilità a causa di strade eternamente caratterizzate da buche, il cui asfalto è stato sistemato pochi giorni fa.

Ma oggi, le strade con divieti di circolazione fino a cessate esigenze, hanno lasciato il posto a quelle raccontate da un emozionato Gaetano Aronica il quale ha parlato di strade nelle quali si sentivano le urla dei bambini con il tricolore.
Adv
Il tricolore e l’inno d’Italia sono stati gli elementi protagonisti per l’accoglienza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Egli atterrato allo Stadio Esseneto di Agrigento e stato successivamente accolto al teatro Pirandello con le note dell’Inno Nazionale eseguito dal conservatorio Arturo Toscanini di Ribera.

Tra gli artisti presenti, un ruolo di primo piano è stato ricoperto da Gianfranco Iannuzzo e Francesco Buzzurro, artisti importanti per il panorama agrigentino e nazionale che hanno dedicato, rispettivamente, un monologo "Girgenti amore mio" ed un brano musicale “Fuego” alla terra agrigentina.

Dopo gli interventi artistici, la manifestazione inaugurale si è avvalsa anche di interventi politici come quelli del sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani il quale ha parlato di Agrigento Capitale della cultura come di "Una grande scommessa, che non possiamo perdere e non la perderemo", del ministro della cultura Alessandro Giuli e a conclusione dell’evento del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Egli facendo leva sull’importanza dei popoli che si sono succeduti sul territorio italiano e che sono stati elementi di diversità e di ricchezza, mette in risalto il ruolo di Agrigento che è stato "centro irradiatore dell’antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo" e che oggi si ritrova ad avere il dovere e l’opportunità di parlare al resto del paese, dell’Europa e di essere una spinta per tante altre realtà italiane nelle quali, le opportunità risultano essere ridotte.

Citando le varie personalità di spicco che hanno contribuito a dare lustro ad Agrigento, da Camilleri a Pirandello, il presidente Mattarella si è soffermato sul ruolo di Empedocle poiché è stata proprio la prospettiva del filosofo agrigentino con i 4elementi fondanti, a costituire la base del progetto presentato e a permettere ad Agrigento di essere, dopo Palermo nel 2018, la seconda città siciliana ad avere l’onore di essere diventata Capitale della Cultura.

Non ci rimane che, come detto negli articoli precedenti, partire dalle parole di Empedocle "Ogni uomo crede solo in ciò in cui si imbatte" e sfruttare tutte le opportunità culturali e umane con cui avremo la possibilità di confrontarci. Agrigento Capitale della Cultura 2025, è oggi, è adesso.

Buona opportunità a tutti.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI