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La controversa immagine che spiega la tragedia di Casteldaccia: i social in polemica

Gli effetti dell'abusivismo edilizio spiegati con una immagine divisa in sei quadri: si reagisce all'indomani della morte di due intere famiglie vicino Palermo

Balarm
La redazione
  • 7 novembre 2018

La vignetta che spiega la tragedia di Casteldaccia

Nella serata di sabato 3 novembre nove persone sono morte per il fiume esondato: l'acqua e il fango hanno riempito la villetta non lasciando scampo ad adulti e bambini (qui il racconto dei funerali alla Cattedrale di Palermo).

Dopo l'angoscia per la perdita delle vite umane è l'ansietà per le condizioni del territorio che sono al centro delle discussioni, dai tavolini dei bar alle sedi istituzionali la colpa è dell'abusivisimo edilizio.

La villetta era costruita al di sotto del livello del fiume per questo il corso d'acqua ha seguito la natura entrando da porte e finestre: la villetta in contrada Cavallaro si doveva abbattere.

Il sindaco di Casteldaccia sostiene che, stando all'Amministrazione, quell'immobile era vuoto: I vecchi proprietari risultano infatti trasferiti a Palermo dal febbraio del 2011.

Ricordiamo che le vittime erano affittuari, andati alla villetta per trascorrere il weekend lungo di Ognissanti e dei Morti.

Inoltre sulla villetta pende dal 2008 un'ordinanza di demolizione, per la quale era stato presentato ricorso al Tar.

In ogni caso: la pagina Facebook "Abbattiamo i muri di Palermo" ha diffuso l'immagine con l'ironica didascalia "Come mai succedono certe disgrazie? Boh".

Nelle sei vignette si vede in cronostoria come le ruspe edifichino su di uno spazio che, durante i periodi di pioggia, viene coperto d'acqua per l'esondazione del fiume.
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