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Indomite, coraggiose (e del Nord): così due esploratrici raccontano la Sicilia

Due signore con la testa colore argento percorrono in solitaria sentieri naturali, parchi archeologici, arrivando su vette o coste, immerse nel cuore dell'Isola

Giovanna Gebbia
Esperta di turismo relazionale
  • 24 aprile 2025

Le due esploratrici Silvana e Luisa

Provate a immaginarle così: due signore con la testa colore argento, in perfetto outfit da esploratrici, che percorrono in solitaria sentieri naturali, parchi archeologici, arrivando su vette o coste, immerse nel cuore della Sicilia.

Loro sono Silvana e Luisa e questa è la storia della passione e del legame sentimentale di queste due camminatrici nate e cresciute nel nord delle grandi montagne dove vivono, in uno dei luoghi iconici dell'Italia del turismo e del bel vivere, quella Cortina d'Ampezzo che al solo nominarla apre tutto uno straordinario immaginario.

Il loro cuore però batte per la Sicilia che diventa ogni anno la metà dei loro viaggi di esplorazione e d'avventura! E come se non bastasse a questo aggiungono la loro età: un momento molto particolare, un esempio sul come non ci siano limiti, prescrizioni o tempistiche per viaggiare, perché la loro è quella fase della vita detta degli "anni d'argento" dentro la quale loro hanno trovato una energia ed un entusiasmo che farebbe impallidire molti più giovani.

Chi sono quindi Luisa e Silvana, queste indomite, coraggiose, anticonformiste "ragazze" viaggiatrici unite da un'amicizia decennale che dall'altra parte dell'Italia girano la Sicilia in lungo e largo e (forse) ne sanno più di molti siciliani che ne conoscono giusto qualche scorcio.

Innanzitutto ci raccontano come sono costruiti i loro viaggi: «Studiamo prima i luoghi da visitare e di arrivo, preferendo sempre quelli meno conosciuti da scoprire, come le strade da percorrere preferendo quelle interne - piuttosto che le autostrade - le vie migliori per scoprire gli scorci del territorio, più quando arriviamo ci fermiamo dedicando più giorni ad ogni tappa».

Così zaino in spalla e scarpe da trekking ai piedi, bastoncini per camminare, ci inoltriamo sui sentieri alla scoperta degli habitat che in Sicilia sono davvero straordinari, ci lasciano sempre stupite per la bellezza intatta, che siamo boschi o coste, riserve o i parchi dove siamo entrate. Ma perché la Sicilia e cosa c'è dietro questa passione che le accomuna?

Per entrambe un motivo che viene dal passato e ha instaurato un legame sentimentale con questa terra che molti anni dopo è diventato un viaggio, anzi i viaggi, di ritorno. Nel presente le abbiamo incontrate proprio mentre scoprivano un luogo di straordinaria bellezza dell'appennino siciliano, le Madonie, dopo avere lasciato l'Etna scoperta in parte causa il maltempo primaverile, con le ultime nevicate.

Per Silvana, 78 anni portati splendidamente, è il ricordo del lungo viaggio negli anni '50 per arrivare a Modica città natale dello zio marito della sorella di mamma, e passare meravigliose estati tra mare e sole, profumi di cibo in una atmosfera di altri tempi che è rimasta indelebile nella memoria. «Risale agli anni '50 il primo viaggio estivo all'epoca davvero lungo che attraversava l'Italia ma l'arrivo era una come una festa, era l'inizio vero delle vacanze in una terra che per mi è rimasta dentro con ricordi bellissimi, di famiglia, di cucina.

Di pacchi regalo che arrivavano a Natale carichi di ben di Dio, come l'olio che su da noi era praticamente introvabile e il dolcissimo torrone di mandorle e zucchero». Quel ricordo è rimasto lì tutti questi anni e oggi si è trasformato in una delle motivazioni di questo viaggio che si ripete a distanza di decenni.

Per Luisa, che di anni ne sfoggia 68, è un "ricordo d'amore" che risale al suo matrimonio, a quel viaggio che spesso è il primo di una coppia giovane che in un periodo lontanissimo da questo, rappresentava il coronamento di un sogno.

«Ebbene si, Palermo fu una delle tappe del mio viaggio di Nozze, nel 1983 io e mio marito arrivammo in quella città oggi così diversa ma sempre bellissima illuminata di sole, e tra i posti da visitare salimmo su Monte Pellegrino dove c'era una festa popolare e di cui ricordo una vista meravigliosa sul mare, un panorama mozzafiato a perdita d'occhio».

Tornando al presente, ovviamente, abbiamo chiesto di raccontare questi viaggi e i posti che hanno visto e visitato, ma le emozioni soprattutto. La sequenza è interminabile visto che ogni volta rimangono almeno 12/15 giorni, toccando le mete più belle, oltre le più minuscole, e quelle suggestive soprattutto naturalistiche.

«È difficile scegliere, la Sicilia è tutta meravigliosa, sicuramente la parte naturalistica è quella che ci coinvolge di più da appassionate di botanica, come la valle Iblea con gli scenari di Pantalica o della riserva di Vendicari, le ripide rocche del crasto insieme ai magici boschi sui Nebrodi, e ancora le coste dello zingaro che abbiamo percorso a piedi a strapiombo sul mare cristallo, i boschi magnifici della Ficuzza e la campagna brillante della valle del Belice.

Ma anche lo stupore di fronte ai grandi templi af Agrigento e Selinunte, le terrazze di Taormina». C i parlano di come hanno scoperto nuovi territori ampliato i confini della loro idea della Sicilia allargando gli sguardi verso panorami sconosciuti perché hanno scelto l'avventura e l'esplorazione a viaggi diciamo "più tranquilli".

«Il paesaggio è sempre variegato e pittoresco con i suoi contrasti di colori, i cieli sfolgoranti di luce e i mari d’incanto, il paesaggio del vulcano scuro e la campagna, la scoperta della realtà vera e sincera riportata dei borghi che conservano il loro fascino antico, i sapori della cucina, le tradizioni, e dove abbiamo scoperto sempre una accoglienza e una disponibilità veramente straordinarie.

Ecco se dobbiamo dire una cosa che ci ha sempre stupito, piacevolmente e inaspettata, è questa costante attenzione agli ospiti, questa capacità di empatia e di sostegno quando abbiamo incontrato qualche difficoltà! C'è sempre stato qualcuno a dare una mano, una indicazione, una informazione, una dritta per fare una cosa migliore piuttosto che un altra».

Silvana e Luisa sono delle donne esploratrici, oltre che viaggiatrici, durante questo ultimo viaggio ad attirare la loro attenzione le varietà di orchidee che speravano proprio di scoprire in questa stagione, tantissime sulle Madonie della famiglia delle Orchis e Ophrys.

Per amore e per sogno hanno indossato i pantaloni da trekking percorso la Sicilia che ne ha conquistato il cuore, e segnato l’inizio delle loro avventure che continueranno nei prossimi anni.

*Perché per visitarla ogni volta il tempo non basta mai".
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