ITINERARI E LUOGHI
Incontaminata e tra le migliori in Sicilia: la spiaggia (sconosciuta) e dal nome insolito
È una zona dimenticata nella sua purezza vergine. Basta uno sguardo per innamorarsi di un luogo da salvaguardare, menzionato dal "Daily Telegraph"
Le Solette (Porto Palo - frazione di Menfi)
Per molti è un nome che suona strano e per alcuni, quelli che amano scoprire il territorio siciliano, rappresenta una delle spiagge incontaminate e cristalline del litorale meridionale.
A circa un chilometro scarso (via mare) da Porto Palo, si trova un tratto di costa che è stato inserito dal Daily Telegraph tra i migliori insieme alla spiaggia dei Conigli di Lampedusa. Un attestato importante dopo alcuni studi fatti all’interno di un’area pari a 25 ettari circa.
Dal punto di vista geografico, la spiaggia viene inserita nel territorio menfitano ma bisogna attenzionare la linea di confine determinata dal torrente Gurra. Quest’ultimo, con un corso abbastanza modesto, proviene direttamente dal vallone omonimo e demarca la fine del territorio trapanese e l’inizio di quello agrigentino.
Un paio di spiagge (a semicurva) rientrano nella fase conclusiva del confine selinuntino e una, quella più ampia e maggiormente conosciuta, in quello menfitano.
Una volta superata, la strada diventa sterrata e bisogna attraversare la cresta di una collina argillosa direzione mare. Il percorso termina sulla scarpata a ridosso della spiaggia. Chi proviene da Castelvetrano deve procedere per l’Hotel Paradise e continuare verso Menfi. Una terza opzione è il trekking via mare.
È possibile partire dalla zona "Pineta" sita a Selinunte e raggiungere la Foce del Fiume Belice. Nei periodi di piena, la migliore opzione è quella di attraversare il ponte di ferro (Belice) e poi, ritornati nella spiaggia, continuare fino alle Solette. Un itinerario che oscilla tra i 9-10 km (andata e ritorno).
Nonostante le dimensioni modeste, gli scorci sono ricchi di fascino con caratteristiche importanti per la flora e fauna presenti. L’immagine è piena di sfumature e tra queste, una serie di banchi di conchiglifera arenaria che affiorano in prossimità della costa sabbiosa. Insieme alla presenza della Posidonia favoriscono la biodiversità.
Si passa improvvisamente da un ambiente di natura psammofila tipica delle dune a distese di giunchi e canneti tipici degli ambienti con corsi d'acqua. Un territorio che unisce diversi aspetti e rafforza il rapporto con il continente africano. Gli studi del professore Ippolito hanno evidenziato la ricchezza della malacofauna.
È possibile osservarla lungo il litorale. Ad essa si aggiungono i fossili di gasteropodi, scafopodi e bivalvi degli affioramenti argillosi plio-pleistocenici della scogliera. Durante il periodo estivo, presso i bassi fondali rocciosi delle Solette, si radunano decine di esemplari di molluschi del genere Aplysia.
È dotato di una piccola conchiglia invisibile perché completamente avvolta dal mantello. L'estate rappresenta l’inizio della deposizione delle uova per molti gasteropodi. Sono presenti nei fondali sabbiosi altre tipologie di molluschi come quelli appartenenti alla classe della Bivalvia.
La flora è costituita da Santolina, Salsola, Cakile ed Euphorbia. La macchia mediterranea è formata da un misto di specie come la palma nana, l’Agave americana e altri generi.
Nel vallone si possono incontrare lepri, donnole, ricci e volpi oltre agli uccelli che trovano il loro habitat per nidificare. Uno spicchio, una porzione, un tratto di costa che unisce quelle diversità che rendono la spiaggia delle Solette speciale.
Non di nome, non di fatto ma quella forte e concentrata vivacità quasi introvabile. È una zona sconosciuta, dimenticata nella sua purezza vergine. Basta uno sguardo per innamorarsi di un luogo da salvaguardare in tutti i modi.
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